Messi da record, supera Ronaldo: duello a suon di milioni

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ronaldo messi2L’annuncio del Barcellona del rinnovo del contratto arriva alla vigilia della sfida da brivido contro l’Atletico di Madrid, che da sola vale un’intera Liga. Perché, con o senza Pallone d’Oro, Lionel Messi può fare la differenza. Per blindare la ‘pulga’, il club sborserà 20 milioni di euro netti l’anno, dai 15 finora percepiti dal calciatore, più altri cinque variabili – in funzione degli obiettivi raggiunti – che fanno di Messi il calciatore più pagato del mondo. Più di Cristiano Ronaldo, fermo a 18 milioni, al quale quest’anno l’argentino ha ceduto il Pallone d’Oro, e più del brasiliano e compagno di squadra Neymar, il cui contratto milionario, rivelato dopo una denuncia, è finito sotto inchiesta. La ‘folle’ corsa a due Messi-Ronaldo – nella quale solo nell’ultima stagione si è inserito Neymar – non riguarda solo il pallone d’oro: sono anni che i campioni di Barca e Real si combattono a suon di rinnovi e aumenti per appuntarsi la coccarda, non solo virtuale, di giocatore più pagato. Basta dire che per Messi si tratta del settimo adeguamento in nove anni. E non solo per mettere il silenziatore alle sirene degli emiri che lo vorrebbero a Parigi. I dettagli, per ora top secret, saranno resi noti alla firma del nuovo accordo, che avverrà all’inizio della prossima settimana, prima del ritiro del fuoriclasse argentino con la sua nazionale per i Mondiali del Brasile. ‘Atado y bien atado’, blindato dal club blaugrana anche contro le avide mire degli arabi del Paris Saint Germain. Si mantiene invece, stando alle indiscrezioni, la data di scadenza, al 2018 e la clausola di rescissione di 250 milioni di euro. Il principale scoglio dell’accordo, i diritti d’immagine del calciatore, dopo che il Barcellona aveva espresso la volontà di parteciparvi. Una richiesta rimandata al mittente. In cambio, Messi potrebbe rinunciare al patrocinio di Turkish Airlines e lasciare la sua parte dei diritti al club. Sette ‘adeguamenti contrattuali’ in nove anni, per il fuoriclasse argentino atterrato a La Masia blaugrana nel 2000 e che, nel 2018, a 31 anni, vi avrà trascorso quasi due decenni. “Per il Barcellona e per Leo è un’ottima notizia”, ha celebrato in conferenza stampa l’allenatore blaugrana ‘Tata’ Martino. “Dà tranquillità a lui e fondamentalmente al club per assicurarsi il migliore giocatore del mondo. Leo è il calciatore più decisivo del calcio mondiale”, ha enfatizzato. Sperando che lo sia anche domani, nel duello di fuoco per il titolo di Liga, dopo che il Barca ha visto sfumare nella stagione Coppa del Rey e Champions. Di certo, il fuoriclasse di Rosario è il massimo goleador della storia del Barcellona, con 354 gol in 424 partite, e lo straniero con più presenze. E nell’ultimo lustro il 10 blagrana ha sempre superato i 40 gol per stagione, oggi a soli 8 gol dal record di Telmo Zarra, massimo goleador della storia del campionato spagnolo. Senza contare i 21 titoli che con le sue realizzazioni da attaccante ha contribuito a conquistare: 6 di Liga, 3 di Champions League, 2 Coppe del Rey, 2 Mondiali di club, 2 super coppe d’Europa e 6 super coppe di Spagna. L’adeguamento contrattuale’ arriva in un momento per lui delicato, con gli strani malesseri manifesti con vomito in campo, e dissipa una delle sue preoccupazioni. L’altra, il contenzioso aperto con l’Agenzia Tributaria, alla quale Messi e padre potrebbero dover pagare 35 milioni di euro in cambio della pace giudiziaria e amministrativa, resta in piedi. Dieci milioni l’attaccante li ha già versati nella dichiarazione dell’Irpef complementare, dopo essere stato denunciato dal Fisco un anno fa per evasione. Poi ha presentato un avallo di 25 milioni per gli esercizi fiscali non andati in prescrizione e ancora non oggetto di ispezione dal parte della Tributaria. I 20 milioni l’anno gli verranno bene per saldare i conti.

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