La partita pareggiata ieri dal Milan contro il Torino ha messo in evidenza alcuni problemi in casa dei rossoneri. Innanzitutto va evidenziato come alcuni calciatori abbiano i nervi a fior di pelle: per rendersene conto, basti pensare alla reazione isterica avuta da Muntari al momento di essere sostituto, nella ripresa, da Poli, o al malumore platealmente esternato da Pazzini nel momento in cui, dopo essersi riscaldato, Inzaghi ha mandato in campo Alex, esaurendo le sostituzioni. Insomma, la gestione della rosa da parte di SuperPippo pare stia iniziando a scricchiolare. Al punto che girano addirittura voci, da prendere comunque col beneficio del dubbio, che Inzaghi cominci ad essere inviso a qualche calciatore. Inoltre in pochi hanno apprezzato il modo in cui il Milan ha vissuto la partita di ieri. Vero che, dopo il vantaggio di Menez, l’espulsione di De Sciglio ha terribilmente complicato le cose, ma molti non hanno approvato la decisione, presa da Pippo, di giocare l’ultima parte del match addirittura senza un attaccante. E qui torniamo comunque alla vicenda Pazzini: vero è che Menez, da prima punta, ha segnato sinora ben 9 goal, di cui 5 su rigore, ma è altrettanto vero che all’ex Sampdoria non è mai stata concessa una chance, al contrario di quanto fatto con Fernando Torres, prima che questi venisse ceduto, nonostante le discutibili prestazioni dello spagnolo. Fa strano che Inzaghi, passato alla storia come uno dei più forti centravanti di tutti i tempi, sembri quasi allergico all’utilizzo di una prima punta.
E’ comunque evidente che il Milan ha grosse lacune in rosa, praticamente in ogni reparto e di questo l’allenatore non può assolutamente essere responsabile. Ad Inzaghi va inoltre concesso del tempo, considerato che sino a due anni fa svolgeva ancora il mestiere di calciatore e che è passato dalla guida di una Primavera a quella di una club come il Milan. Far finta di nulla sarebbe scorretto nei confronti di un professionista serio come lui.