Il prossimo 6 giugno all’Olypiastadion di Berlino ci sarà la finale di Champions League. Dal giorno dopo Mediaset premium iniziera’ una imponente campagna pubblicitaria per spiegare che nella stagione 2015/2016 gli incontri tra i grandi club europei, saranno visibili solo ai loro abbonati. Sarà la battaglia decisiva contro Sky, che oggi non e’ in grado di rispondere ai propri abbonati che chiamano il call center per avere informazioni. “Dove potrò vedere la Champions il prossimo anno?”. “Aspetti, vedrà che potrà vederla anche su Sky“. Questo tipo di risposta sta facendo innervosire gli uomini del biscione, ma e’ al tempo stesso, il segno evidente di un malessere, una grande incertezza nella quale si trovano gli inglesi che hanno appena acquistato Sky Italia. Murdoch, da imprenditore navigato, ha venduto e ha fatto cassa, ora la palla passa agli azionisti di BSkyB, che hanno dovuto pagare a caro prezzo la pay tv del tycoon in Germania e in Italia. Un altro uomo del settore, Tarak Ben Ammar, sostiene che in Italia non ci sia spazio per piu’ di una pay tv e, avendo interessi che lo hanno sempre portato vicino a Mediaset e a News Corporation, confida che Sky possa rapidamente comprarsi Mediaset premium. Ipotesi suggestiva, se non fosse che rappresenterebbe in maniera chiara la scelta di Mediaset di uscire da ogni mercato futuro. Chiudersi nel recinto della televisione in chiaro condannerebbe l’azienda ad un ruolo residuale sul mercato dei prossimi anni, dove quello della multi-piattaforma sembra il percorso ineludibile per ogni produttore di contenuti audiovisivi. Per Sky la Champions e’ un prodotto irrinunciabile, in una stagione in cui i contenuti italiani, fatta eccezione dei format acquistati all’estero, non sono andati particolarmente bene ma, soprattutto, non rappresentano una “reason to by”.
Nessuno si abbona per vedere l’offerta di Sky Uno o di Cielo
Senza un’offerta di cinema e di calcio veramente competitiva e’ difficile tenere un abbonato, soprattutto in un momento di grande crisi economica come questo, dove anche 400 euro l’anno rappresentano una spesa importante. Per Sky l’idea che Mediaset premium possa tenere per se tutta la Champions, piu’ che un timore rischia di diventare un incubo. A Cologno sanno che quello sara’ un contenuto importante per portare a casa molti abbonati Sky. Il mercato della paytv e’ praticamente saturo, difficile ipotizzare grandi numeri riferiti a nuovi abbonati. La partita si giochera’ sempre piu’ sullo spostamento di un abbonato da una piattaforma ad un’altra. In questa prospettiva Mediaset comincia a pensare seriamente di rendere fruibile Premium anche su satellite, utilizzando i quasi tre milioni di decoder satellitari “free” installati nelle case degli italiani. Sono utenti satellitari che non hanno Sky, molti hanno Tivu Sat, altri utilizzano decoder in chiaro. Una base importante dalla quale partire per arrivare ad un numero consistente di potenziali abbonati. L’idea che sul mercato italiano non ci sia spazio per due pay tv e’ antica, e risale a 15 anni fa, nel pieno dello scontro tra Stream e Telepiu’. Allora le difficolta’ furono riferite alla pirateria dilagante delle smart card, era piu’ facile trovare quelle “taroccate” piuttosto che quelle vere. Oggi bisogna riferirsi ai costi dei diritti, in particolare a quelli del calcio. Fino a quando ci sara’ una competizione tra due piattaforme la Lega Calcio e/o la Uefa, avranno gioco facile nel giocare al rialzo.