Crisi Parma, il fallimento è vicino: ecco la situazione del club [FOTO]

La società emiliana è nel pieno caos: Manenti ci crede ancora
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La crisi del Parma sta sconvolgendo il calcio italiano. Una realtà molto importante del panorama calcistico nostrano rischia seriamente il fallimento. Le vicende del club emiliano scoraggiano i tifosi gialloblù e colpiscono tutti gli appassionati di questo sport. La situazione del Parma è drammatica e potrebbe falsare tutto il campionato di Serie A. Le difficoltà economiche della società gialloblù stanno portando al fallimento e i giocatori sono senza stipendio ormai da diversi mesi. Inoltre, si accostano continuamente possibili nuovi presidenti che non mantengono le promesse e illudono i tifosi. Questo continuo sbando ha portato il club alla messa in mora o quasi. Infatti, dal 16 febbraio i giocatori, senza stipendio da ormai sette mesi, hanno annunciato gli ultimi termini di scadenza per il pagamento del loro salario. Non solo, la partita in programma la scorsa domenica contro l’Udinese è stata rinviata a data da destinarsi e al centro sportivo di Collecchio sono stai sequestrati i macchinari della palestra per un valore intorno ai 500mila euro. Il fallimento è sempre più vicino.

Giampiero Manenti è l’ultimo ‘nuovo presidente’ che tenta di salvare il Parma. Il neoproprietario degli emiliani cerca di non mollare anche se la situazione è decisamente delicata. “Domani incontrero’ il sindaco, lo confermo, ma non mollo la societa’ anzi sto lavorando per il club anche in questo momento” ha detto Manenti a Radio Parma, aggiungendo: “voglio proseguire il mio lavoro per la società. L’imprenditore ha ammesso la possibilità di disputare Parma-Udinese: “noi abbiamo scritto al prefetto nel pomeriggio di venerdì, alle cinque e mezza, che si poteva giocare a porte aperte. Era già da mercoledì che lo si diceva”.

Intanto, anche Malagò ha parlato sulla situazione critica del Parma. Il presidente del Coni ha dichiarato: “il Coni non ha poteri legislativi ma l’ho detto a più riprese: vigilerò dalla mattina alla sera pur non potendo entrare in competenze che non mi spettano. Siate certi che sconti non ne farò. Il calcio ha dalla sua la forza di una popolarità enorme – ha proseguito – però sta perdendo sicuramente credibilità per tutta una serie di fatti che hanno caratterizzato gli ultimi tempi. Se uno ha una dote ma vive di rendita, prima o poi si mangia tutto ciò che ha. Se non si rendono conto di ciò prima o poi arriveranno dei momenti bui”. Sul caso specifico del rischio di fallimento del Parma ha poi aggiunto: “è una situazione che lascia basiti ogni giorno di più. Stiamo cercando di metterci una pezza. Speriamo solo che non si registrino altre situazione di questo tipo. Purtroppo la brutta figura a livello internazionale resta”.

Poco prima che iniziasse la seduta d’allenamento di oggi, il Parma ha ricevuto la visita di Umberto Calcagno, VicePresidente dell’Aic. “Sto andando a vedere i ragazzi – ha detto Calcagno al suo arrivo – per cercare di capire qual e’ la modalita’ migliore per andare avanti. Ora decideremo assieme. Se la soluzione migliore e’ il fallimento? La speranza e’ sempre che l’attuale societa’ prenda in mano le redini in maniera decisa, e risolva i problemi. Dobbiamo pero’ pensare ad una soluzione secondaria, perche’ le cose che sono successe finora non lasciano ben sperare. Noi ci auguriamo che il Presidente Manenti risolva i problemi, altrimenti c’e’ un’udienza fallimentare il 19, e vedremo cosa succedera’. La messa in mora? Non avrebbe molto senso oggi, ci sono istanze fallimentari, pignoramenti in corso, quindi si tratta di capire se l’attuale proprieta’ puo’ risolvere i problemi. Speriamo che Manenti non si neghi e vada agli incontri in programma”.