Andrea Pirlo è, con ogni probabilità, il miglior calciatore italiano degli ultimi 15 anni. La svolta della sua carriera è certamente avvenuta nel momento in cui Carlo Mazzone, all’epoca allenatore del Brescia, lo ha spostato dalla trequarti, al centrocampo, inserendolo in regia, davanti alla difesa, anche in virtù della presenza di Roberto Baggio.
Il Campione del Mondo, ex Inter e Milan, ha ripercorso alcuni tratti della sua gloriosa carriera, attraverso i microfoni di ABC: “mi vedrete giocare ancora per tanti anni. Sono cresciuto con l’idolo di Roberto Baggio ed io forse fui un talento precoce. Non è facile cominciare da giovanissimi e ancor oggi sono grato al Brescia per aver dato fiducia a un bambino che andava a scuola. La grande fortuna della mia carriera è stata incontrare Ancelotti al Milan. Prima d’allora in mediana in Italia giocavano soltanto calciatori di rottura, ma lui mi mise a fare il regista.Dopo dieci anni nel Milan la mia carriera richiedeva nuovi stimoli. Qualcosa dentro di me non funzionava, non avevo buone sensazioni. Ed è apparsa la Juventus. E’ stata la miglior cosa che potesse capitarmi”.
