I retroscena del Lotito-Gate e la geo-politica del calcio italiano

La Serie A divisa in due fazioni: pro e contro Lotito, ecco il perchè
CalcioWeb

Il caso Lotito tiene banco nel calcio italiano da diversi giorni. L’ormai nota telefonata con Iodice sta dividendo il mondo del pallone in due fazioni ben distinte. Ma cosa porta le società ad appoggiare il presidente della Lazio? Questa polemica ha riportato alla luce tutti gli accordi politici già noti al tempo delle elezioni del presidente della Figc: coloro che hanno appoggiato Tavecchio, si sono schierati anche al fianco di Lotito. Solo un caso? Assolutamente no!

Gli accordi in occasione dell’elezione di Tavecchio

Il calcio al giorno d’oggi si gioca a tavolino durante le assemblee federali. Gli accordi presi in Figc si riflettono anche nei commenti in merito alle parole di Lotito a Iodice. Nessuno si è espresso in modo sincero, bensì in base alla fazione di cui fa parte. Allora via con i comunicati e le interviste di facciata: Udinese, Milan, Napoli e company, unite al fianco di Lotito. Juventus e Roma guidano “l’opposizione”, che prevede anche la presenza di Fiorentina e Torino.

“Quello che ha detto Lotito lo pensano in tanti all’interno della Serie A, il resto del mondo professionistico è un’escrescenza che dovrebbe essere tolta”. E’ il pensiero del presidente del Frosinone, Maurizio Stirpe, espresso a Radio anch’io lo sport. Una fotografia davvero eloquente confermata anche da alcuni presidenti di Serie A.

Pozzo ad esempio, invece di soffermarsi sulla pesantezza del concetto espresso da Lotito, pone l’accento sulla registrazione della telefonata: “è uno scandalo che si registri una telefonata e poi la si renda pubblica, è una cosa che non si può accettare. In Lega Calcio ci sono già stati dei miglioramenti, adesso c’è più democrazia”. Dichiarazioni ‘strane’? Macché, tutto nella norma dato che Pozzo fa parte della fazione pro-Tavecchio.

Quali le possibili soluzioni per il calcio italiano

Una posizione condivisibile in merito al caos in Figc è quella della Roma, espressa da Baldissoni nell’intervista di ieri a Sky. “Abbiamo un’idea diversa di come dovrebbe essere gestita la Serie A e la Lega in quanto entità che deve essere separata dall’insieme delle singole squadre di calcio, anche perché giustamente un anno ci può essere la Lazio e un altro anno ci potrebbe essere il Carpi a comporre la Serie A”, ha dichiarato il dirigente giallorosso. Evitare ogni conflitto di interessi potrebbe essere una strada da percorrere, niente più presidenti al comando della Serie A, ma un organo che vigili, dia delle regole chiare e le faccia rispettare.