L’avventura di Inzaghi sulla panchina del Milan non è certamente esaltante ma le colpe non sono tutte da attribuire al tecnico rossonero. Il club milanese ha deciso di lasciare Pippo alla guida della squadra almeno fino al termine del campionato. Dopo l’eliminazione in Coppa Italia, non avrebbe senso esonerarlo ma sembra giusto concedergli altri 4 mesi per dimostrare una crescita dei rossoneri che potrebbe salvarlo dall’esonero di fine stagione. La vittoria con il Parma ha lasciato comunque diverse perplessità: i giocatori in campo danno l’idea di non sapere esattamente cosa fare e il Milan ha vinto, giocando male. Inzaghi ha tempo, fino alla chiusura della stagione, per convincere la dirigenza del Milan a puntare ancora su di lui anche per il prossimo campionato.
La dirigenza rossonero riflette sul futuro della squadra e si guarda intorno per capire i possibili sostituti di Inzaghi. Tra questi, prende sempre più corpo la soluzione Prandelli: l’ex ct della Nazionale viene da esperienze decisamente negative, con Italia e Galatasaray, ed era in cima alla lista per il futuro del Milan, prima del successo sul Parma.