La Roma di Rudi Garcia ha perso la bussola e nelle ultime giornata di campionato ha smarrito la strada del successo: una sola vittoria nelle ultime sei giornate di campionato e eliminazione dalla Coppa Italia contro la Fiorentina sono più di un campanello d’allarme. Il distacco dalla Juventus si è dilatato e nonostante il passo falso del Napoli a Palermo, i partenopei rappresentano più di una minaccia per il secondo posto; per una squadra che ha sbandierato ai quattro venti l’obiettivo scudetto, la qualificazione in Champions League tramite i preliminari rappresenterebbe una mezza sconfitta. La squadra sembra lontana parente di quella che a inizio stagione aveva entusiasmato i propri tifosi: la partita di Torino contro la Juventus aveva un pò illuso ambiente e tifosi, convinti di poter lottare alla pari con i bianconeri. Ancora il campionato è lungo, ci sono molte partite da disputare ma la Roma degli ultimi incontri non sembra in grado di poter lottare per il tricolore.
La Roma ha smarrito il suo gioco, non c’è più traccia della squadra che lo scorso anno faceva divertire: squadra stanca, attacco in piena difficoltà, cambi discutibili e le poche idee sono un mix che hanno accentuato la crisi della Roma e le discutibile operazioni di mercato hanno fatto il resto. Cedere al Milan un calciatore come Mattia Destro, già in gol nel match contro l’Empoli non sembra una scelta azzeccatissima e in più gli acquisti di Doumbia e Ibarbo al momento si sono rivelati non all’altezza; anche dal punto di vista atletico la squadra è in evidente difficoltà, risultando lenta e macchinosa nella costruzione del gioco. Il feeling con il tecnico Rudi Garcia sembra ai minimi storici, i fischi fanno male ma sono la naturale conseguenza del periodo buio: ci sono dei momenti in cui il tifoso si aspetta un’intuizione da parte dell’allenatore che possa ribaltare la situazione, Garcia da questo punto di vista non è sembrato all’altezza. Perdere i tanti punti contro squadre in lotta per la salvezza è un problema che può costare caro, la storia del campionato dimostra che lo scudetto si vince contro le piccole squadre, entrando in campo con la giusta mentalità e non sottovalutando mai l’avversario. La Juventus, nonostante il pareggio di Cesena, lo possiede nel Dna ed è questo che ha permesso ai bianconeri di dominare negli ultimi anni in Italia. Serve una sterzata, per non compromettere tutto.