Il calcio al Sud sta morendo quasi ovunque. E’ in crisi terminale. Le piazze che resistono a testa alta, e comunque con tante difficoltà, sono poche e sempre di meno. La crisi economica, la crisi del calcio e i club falcidiati dai debiti non danno tregua e il meridione soffre, in campo e fuori, più che altrove. Le facce del calcio in crisi non sono soltanto il Padova, il Siena e il Viareggio falliti la scorsa estate, o il Parma di cui tanto si parla in queste settimane. Ci sono tante realtà che provano a tenersi in piedi con le unghie e con i denti ma non ce la fanno e soccombono in campo, più lentamente, stagione dopo stagione e retrocessione dopo retrocessione.
SERIE A – In serie A le squadre del Sud, quelle cioè da Roma in giù, sono soltanto tre: Napoli, Palermo e Cagliari. Le cose non vanno molto bene, già a partire dalla Roma che da 15 anni insegue lo scudetto senza mai riuscirci e anche quest’anno s’è ritrovata fuori dalla Champions e anche se dovesse battere la Juventus sembra molto difficile che riesca nuovamente ad inserirsi in corsa per il titolo. Il Napoli alterna belle vittorie a rovinose sconfitte e rischia di perdere persino l’ingresso nella prossima Champions League, il Palermo neopromosso dalla B è l’unica storia positiva del Sud in questa stagione mentre il Cagliari dopo l’esonero di Zeman e la fallimentare gestione di Zola sta precipitando in serie B dopo 11 stagioni consecutive di serie A.
SERIE B – In B le cose non vanno meglio: le squadre del Sud sono soltanto 5, due (Catania e Crotone) sono ultime in classifica e sarà molto difficile evitare la retrocessione in Lega Pro. L’unica che sta lottando per la promozione in serie A è l’Avellino, ma è Davide contro Golia in mezzo a Carpi, Bologna, Vicenza, Frosinone, Livorno, Spezia, Perugia e Pescara.
Il Bari è a metà classifica, il Trapani non vince da troppe settimane e ha soltanto 3 punti di vantaggio sulla zona playout.
Se le cose andranno male per le piazze del Sud, e cioè se Cagliari, Catania e Crotone non riusciranno ad evitare la retrocessione, l’anno prossimo in serie A ci saranno due sole squadre meridionali (Napoli e Palermo) su 20 e in serie B 5 su 24, cioè Cagliari, Avellino, Bari, Trapani (se riuscirà a salvarsi) e la promossa dal girone C di Lega Pro che verosimilmente sarà una tra Benevento e Salernitana.
LEGA PRO – Anche nel girone C di Lega Pro le cose stanno andando molto male: nonostante sia il girone del Sud, le squadre che stanno andando peggio sono quelle del profondo sud. Reggina e Messina, le due più meridionali di tutte, rischiano addirittura di finire entrambe in serie D.
SERIE D – E dalla serie D emerge un quadro disastroso, il Taranto non riesce a risalire, verosimilmente le tre neo-promosse in Lega Pro nel girone del Sud saranno un’altra squadra di Roma, i “Castelli Romani“, la pugliese Andria e i siciliani dell’Akragas Agrigento.
Non è da escludere che il girone C della prossima Lega Pro si possa trasformare in un girone con 4 squadre siciliane, con il Trapani e il Catania (in caso di retrocessione dalla B), il Messina (in caso di salvezza) e l’Akragas Agrigento neopromosso dalla D, 5 squadre calabresi (Reggina in caso di salvezza, Crotone in caso di retrocessione dalla B, Cosenza, Catanzaro e Vigor Lamezia) e 5 squadre pugliesi (Lecce, Foggia, Barletta e riuscirà a superare i problemi societari, Martina Franca e l’Andria neopromosso dalla D). Se davvero ci fossero così tante squadre del Sud nella prossima Lega Pro, tutte le eventuali abruzzesi, molisane e le due laziali, entrambe di Roma (Lupa Roma e Castelli Romani) giocherebbero nel girone B, quello del centro. Ma questi sono discorsi troppo prematuri anche perchè tra fallimenti e difficoltà economiche si prospetta un’altra estate “caldissima”. Di certo vedere tante big di piazze storiche e calorose del Sud marcire in Lega Pro e serie D non rappresenta certo un bene per il calcio italiano in cui gli stadi sono sempre più vuoti.