“L’Europa League e’ un obiettivo, ci sono 11 gare e dobbiamo fare il massimo che possiamo, del nostro meglio per raggiungerla. Il prossimo anno potremo invece lottare per lo scudetto, anche se poi, per vincere, ci vogliono tante componenti”. Roberto Mancini non arretra rispetto alle sue convinzioni nonostante l’eliminazione col Wolfsburg che ha fatto sfumare un altro obiettivo. “L’Inter deve riuscire a trovare le risorse per fare una squadra competitiva, da troppi anni si chiude al quarto o quinto posto e non fa parte del dna dell’Inter. E’ importante fare una squadra competitiva, anche con tanti giocatori che sono qua perche’ mettendo altri con qualita’ ed esperienza tutti miglioreranno, l’importante e’ lottare per il vertice. Ma il nostro pensiero ora deve essere sull’attualita’. Il dispiacere di quando si perde e’ tanto ma dopo 24 ore lo sconforto deve lasciare il posto a delle cose positive. Ci sono 11 partite da giocare, il campionato va fatto al massimo fiono in fondo, con 33 punti a disposizione tutto e’ possibile”. Mancini ha sentito Thohir, “e’ dispiaciuto ma positivo, vuole che la squadra centri l’Europa League, e’ vicino alla squadra, e’ lui che tira su il morale a noi. Quando si cambia ci vuole tempo, nessuno ha la bacchetta magica. Quando hai tante partite da giocare il lavoro e’ diverso, ci sono stati degli errori, delle difficolta’, ma i giocatori hanno sempre dato il massimo. Non ci si puo’ abbattere, bisogna essere forti. L’Inter del passato aveva giocatori straordinari ma aveva difficolta’ a vincere, ma ci abbiamo lavorato e abbiamo costruito una squadra che ha vinto tutto”.
Il diktat di Mancini: adesso Europa, il prossimo anno Scudetto!
Roberto Mancini è certo di poter far bene con la sua Inter già dalla prossima stagione