Lo sport nazionale praticato domenica a San Siro durante Inter-Fiorentina era il tiro al piccione, dove il piccione era impersonificato sul campo da Mateo Kovacic. Ora: è vero che il ventenne non ha giocato una gran partita, e che da un po’ di tempo (leggi: arrivo di Mancini) sta vivendo un periodo di involuzione. Ma è anche vero che era da tempo che la San Siro nerazzurra non godeva di lanci illuminanti e taglienti come quelli che riesce a sparare con nonchalance il giovane croato. Forse, banalmente, serve un ancora un po’ di tempo e un po’ di pazienza. La classe del ragazzo è indubbia. Maturando potrebbe offrire puro spettacolo a un pubblico dal palato fine come quello interista. Occorre lasciare decantare. Come con i buoni vini. Come insegna Coutinho al Liverpool.
Inter, Kovacic va aspettato! Non come Coutinho…
Il croato non brilla sotto la corte di Mancini, ecco un altro talento che andrà al Liverpool?!