Agnelli, John Elkann, Lotito, Tavecchio, i tifosi dello Juventus Stadium. Antonio Conte torna nell’arena della sua storia vincente, tre scudetti di fila per uscire dal tunnel di Calciopoli, nei giorni della polemica rovente con il suo ex club. E i riflettori di Italia-Inghiltera saranno puntati tutti sul ct e sull’accoglienza del suo stadio. Telecamere puntate anche alle facce di chi sarà in tribuna e ad eventuali vuoti nel settore vip. ”Preferisco Allegri ma fischiarlo sarebbe da scemi”, dice il dantista Vittorio Sermonti, juventino dichiarato. ”E io sono certo che non succederà”, sostiene Marco Boglione, con Kappa, Superga e Kway simbolo della Torino fashion. Gli applausi a Conte dai 200 tifosi, ieri al rientro della nazionale in ritiro, sembrano dargli ragione. L’affluenza prevista domani, invece, lascia intendere che fischi magari no, ma neanche una festa da pienone per riabbracciare un vecchio amico. Ci saranno la moglie e la figlia Vittoria, di sicuro. E poi il presidente federale Tavecchio e quello della Lazio Lotito, ‘avversari’ politici del club bianconero; Andrea Agnelli e’ impegnato a Stoccolma fino al primo pomeriggio, dal club assicurano la sua presenza salvo imprevisti, con Marotta. Quanto ai tifosi e ai loro sfoghi sul caso Marchisio, chi conosce Torino e la platea Juve e’ convinto che social e Stadium siano due cose diverse. ”La rete e’ il luogo degli sfoghi personali, parliamo di cose serie”, dice lo juventino Massimo Giletti. ”Domani per Conte ci saranno solo applausi: lui ha regalato a questa squadra la mentalità vincente che aveva perso – prosegue – La Juve vince indipendentemente da chi la allena, ma i suoi tre anni sono stati indimenticabili ed e’ follia pensare che domani Conte arrivi da nemico”. Per una ‘pacificazione’, ma non per Conte, si esprime anche Sermonti.
”Se andassi allo stadio domani applaudirei la nazionale e non fischierei Conte: non mi piace andare alla partita col Monaco senza Marchisio ma se Buffon dice che quell’infortunio poteva capitare ovunque mi fido – dice – Conte non mi sta particolarmente simpatico, preferisco Allegri ma accoglierlo con i fischi sarebbe solo scemenza. E poi – aggiunge Sermonti – solo cinque mesi fa i tifosi applaudivano Conte e fischiavano Allegri. Ora vorrebbero fare il contrario? Sono entrambi bravi, ma a Conte i tifosi dovrebbero essere grati per quel che ha fato in carriera. Certo, quando è andato via in estate non e’ stata una bella cosa…”. Eppure Sermonti non ha condiviso le accuse di John Elkann al suo ex tecnico: ”Ha parlato da tifoso della curva e non da dirigente: la sua è’ un’uscita legittima ma da tifoso”. Paolo Rossi, ex idolo juventino, rivede un film noto e la spiega sul tecnico, più che sul personale: ”Conte pensava di avere gli stage, ma gli interessi dei club sono differenti: bisognerebbe ridare centralità alla nazionale come ai miei tempi”. Magari anche solo per distogliere tutti i riflettori sulle liti ct-Juve. ”Io sono certo: Conte non sarà fischiato”, dice Boglione, legato alla Juve di Conte giocatore negli anni della vittoria Champions col suo marchio sportivo Kappa. ”Al di la’ del suo carattere, e’ un ottimo tecnico, la gente lo sa. Non sono d’accordo con chi dice che non era il momento di portare la nazionale a Torino: invece per me la tempistica va bene e per Antonio, che noi conosciamo e apprezziamo da tanti anni, non ci sarà alcun tipo di problema”.