Parma, a rischio anche la partita contro il Torino: Manenti chiede altri due mesi di tempo

Il presidente ha tempo fino al 19 per presentare il piano di risanamento finanziario, poi sarà fallimento
CalcioWeb

La settimana appena iniziata chiarirà molte cose sul futuro del Parma, la scadenza del 19 si avvicina con il presidente Manenti che dovrà presentare il piano di risanamento finanziario. Fallita la trattativa con Proto a causa delle richieste di Manenti, che ha chiesto 5 milioni di euro per la cessione, adesso non rimane che aspettare qualche giorno per chiarire definitivamente la situazione, anche se le premesse sono tutt’altro che positive. Secondo quanto riporta la ‘Gazzetta dello Sport’ sembra che la sentenza potrebbe slittare mettendo a serio rischio la disputa del match di domenica Parma-Torino.

Il presidente Manenti sta cercando una soluzione per salvare il Parma e avrebbe chiesto ancora 60 giorni per predisporre il piano di risanamento finanziario. Difficile che i magistrati decidano di concedere ancora tempo e a questa punto il fallimento sembra inevitabile con la nomina di un curatore fallimentare. Ad oggi il rischio di non scendere in campo nella prossima giornata è altissimo, difficilmente il Comune concederà il Tardini, senza dimenticare che i soldi per garantire le spese per la partita non ci sono.