Episodio controverso verificatosi nella Terza categoria siciliana. La Sampietrese, come riporta Gazzetta.it, ha scelto di ritirarsi dal campionato dopo esser stata multata per insulti rivolti da un proprio calciatore nei confronti di un avversario di colore e nell’ultima gara disputata tutti i calciatori si sono dipinti la faccia di nero. Sabato 28 febbraio derby a Milazzo, in provincia di Messina, contro l’Arci Grazia. Partita tesa, scontri duri e battibecco durante l’intervallo, in settimana arriva la decisione: multa a entrambe le società per rissa, raddoppiata (400 euro) al club di Santo Pietro perché “un calciatore della società, non riconosciuto dall’arbitro perché privo della divisa di gioco, ha rivolto un’espressione di matrice razzista nei confronti del calciatore della società avversaria Darboe Bakary”.
Reazione durissima del presidente della Sampietrese, Giampaolo Piccolo: “Appena letto quanto accaduto ho letteralmente fatto saltare in aria il mio allenatore, chiedendo spiegazioni. Ma confrontandomi con il resto della squadra abbiamo capito che qualcosa non quadrava. Io stesso sono arbitro Csi: credo che il direttore di gara, avendo visto il nostro presunto denigratore ma non avendolo riconosciuto, avrebbe dovuto chiedere lumi al nostro capitano per individuarlo subito. Ci sentiamo discriminati perché non siamo razzisti, anzi: tutti i miei calciatori a inizio stagione hanno firmato un codice etico, nel caso di un episodio così grave avremmo multato e allontanato il giocatore. Abbiamo scelto di ritirarci, nonostante fossimo in corsa per la promozione, perché non si gioca con la storia e la dignità delle persone. A tal proposito stiamo pensando ad azioni legali nei confronti dell’arbitro se non si scuserà”. Le dichiarazione di Bakary non sembrano chiarire la situazione: “sono entrato in campo alla fine, la sfida era dura. Ma non ho sentito nessuna offesa alla fine della partita. In altre gare mi è capitato di essere stato insultato per il colore della mia pelle ma sono arrivate subito le scuse. Se qualcuno mi offende perché ho la pelle nera il problema non è mio ma suo: è lui arrabbiato, io rimango lo stesso felice…”.