Di fronte a certe offerte è difficile dire di no, soprattutto in Italia, soprattutto in un momento in cui la liquidità non abbonda. Ci sono casi, però, in cui l’aspetto economico, almeno nel breve termine, va messo in secondo piano: uno di questi è Felipe Anderson. Con le sue giocate e i suoi gol, il 21enne brasiliano della Lazio sta letteralmente facendo impazzire tutti, tifosi, compagni, addetti ai lavori e, ovviamente, diverse società che hanno comprensibilmente gli occhi su di lui, come Manchester City, Barcellona, Atletico Madrid e Chelsea.
Non stiamo parlando di un “rischio-fuoco di paglia”, di un giocatore che sta semplicemente vivendo un momento di grazia. E’ l’esatto contrario, come dimostra il tempo estremamente lungo che è servito a Felipe per ambientarsi ed esplodere. Qui siamo in presenza di un potenziale top player, uno che già adesso riesce a “spaccare” le partite come pochi altri in Serie A sanno fare, e la sensazione è che il numero 7 biancoceleste non abbia ancora tirato fuori tutto il suo potenziale. Certamente, il calcio italiano non è più nelle condizioni di trattenere certi fenomeni di fronte a offerte faraoniche, ma nel caso di Felipe Anderson, la Lazio ha diversi motivi per respingere le offerte al mittente almeno per un’altra stagione.
Innanzitutto, le prestazioni del brasiliano hanno rappresentato un ingrediente essenziale per la straordinaria scalata della Lazio verso la zona Champions League, e proprio in caso di qualificazione alla prossima massima competizione europea avere in rosa un giocatore così può consentire di fare bella figura, e magari sorprendere anche nei risultati. Inoltre, la vetrina della Champions permetterà ad Anderson di accumulare caps europei, che faranno aumentare tangibilmente il suo valore di mercato. E non si dimentichi che la Lazio, per assicurarselo dal Santos, ha investito ben 7,5 milioni, e ha tutto il diritto di voler ricavare il massimo da una sua eventuale cessione: e tale massimo, visto quello che si sta vedendo in campo, può essere molto più di 40 milioni. Infine, la Lazio, con tutta probabilità, perderà Klose a fine stagione, e potrebbe veder partire anche Biglia (Manchester United?) e altri, come De Vrij, che stanno attirando molta attenzione: il rischio di dover intervenire sull’ossatura della squadra, dunque, esiste; pertanto, privarsi anche di un potenziale fenomeno potrebbe equivalere a tarpare le ali a un’aquila che sta tornando a spiccare il volo. Grazie anche a Felipe Anderson.