Gaffe di Ogbonna: confonde l’Emirates con Wembley. Ma non è colpa sua

CalcioWeb

A commettere l’errore, infatti, non è stato Ogbonna, ma lo staff che gestisce il profilo Twitter

Non poteva esserci esordio migliore per l’italiano Angelo Ogbonna in Premier League. Il West Ham, infatti, ha espugnato l’Emirates Stadium Stadium di Londra, battendo l’Arsenal con un netto 2-0. Un successo, questo, che l’ex juventino ha festeggiato anche su Twitter, dove però Ogbonna ha clamorosamente sbagliato il nome dello stadio, confondendo il vecchio impianto, Wembley, con l’attuale Emirates.

Debutto epico in Premier League in uno stadio speciale come Wembley: quando la realtà supera i sogni! Che emozioni, che West Ham!“, questo il post comparso sul profilo ufficiale del giocatore che, però, non è stato scritto da Ogbonna in persona, bensì dallo staff che ne gestisce il profilo Twitter, al punto che oggi Sportsuite ammette l’errore. “Ieri – si legge in una nota pubblicata da Sportsuite sul proprio sito web – nel post partita di Arsenal-West Ham, nel tradurre il testo da pubblicare approvato da Angelo Ogbonna il nostro Staff ha commesso un errore, citando lo stadio ‘Wembley’ come teatro dell’ultimo match anziché l’Emirates Stadium, che già ospita l’Arsenal da diverse stagioni“.

Il tweet è stato subito rimosso – prosegue Sportsuite – ma il web non perdona e quel minuto in cui è rimasto ‘online’ è stato ben speso da molti utenti per fare screenshot e partire con lo sfottò verso il giocatore, sfottò genuino da intenderci anche perché sul campo da gioco il nostro Angelo ha disputato un’eccellente partita ed espugnato nella loro casa i Gunners, ricevendo tantissimi elogi da parte dei suoi nuovi tifosi“.

Anche se servirà a poco – conclude Sportsuite – teniamo a sottolineare che l’errore in quel famigerato tweet è colpa esclusivamente nostra e non del giocatore, il quale decisamente sapeva di giocare nell’Emirates Stadium! Siamo umani e in quanto tale fallibili, ma lavoreremo ancora di più per rendere la percentuale di errore quanto più minima possibile… e pure per impararci a memoria tutti gli stadi della Premier League“.

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