Spese folli durante l’estate: ed il Fair Play Finanziario? Tutte le risposte sul regolamento dell’Uefa

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Il Guardian si concentra sul Fair Play Finanziario e spiega i motivi delle spese folli che hanno caratterizzato il mercato estivo

La sessione estiva di calciomercato si è conclusa, in Italia e in Europa. Durante l’estate ci sono state tanti movimenti e diverse spese folli da parte dei club europei più prestigiosi. Ad esempio, il Manchester City ha raggiunto una spesa netta di circa 180 milioni di euro. Il Guardian, storico quotidiano inglese, ha deciso di analizzare i movimenti più importanti del calcio europeo, concentrandosi in modo particolare sui limiti e sull’utilità del Fair Play Finanziario, lanciato 6 anni fa dall’Uefa di Platini e introdotto per limitare le spese folli di club ricchissimi come City e Psg e fermare il divario tra le big d’Europa e il resto delle società europee meno ricche.

LaPresse/Reuters
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Proprio Psg e Manchester City sono le uniche squadre ad avere rimediato vere sanzioni, di circa 65 milioni di euro. Il Guardian ha analizzato alcune caratteristiche del Fair Play Finanziario, togliendo dubbi ai meno informati sul nuovo regolamento dell’Uefa. Ad esempio, perchè ci sono state spese folli in questa estate nonostante il Fair Play Finanziario?

LaPresse/EFE
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Come riporta calcioefinanza.it, che riprende il Guardian: ““Due le ragioni fondamentali: in Premier League i ricavi dei club stanno continuando ad aumentare. L’intesa da 8 miliardi di sterline per il prossimo triennio (2016-2018) ha portato nelle casse dei club una cifra mai vista. E va ricordato che le indennità di trasferimento pesano per il valore degli ammortamenti, ovvero vengono imputate per la durata del contratto. L’altro aspetto riguarda l’alleggerimento delle regole del FFP. L’Uefa in altre parole sostiene che dopo la fase hardcore del rallentamento delle spese si è passati a quella degli investimenti sostenibili. Che non significa non spendere”.

Inoltre, l’utilità del Fair Play Finanziario è messa in dubbio: è ancora attuale e da seguire? Come spiega ancora calcioefinanza.it: “Senza ombra di dubbio. L’allargamento delle maglie non ha fatto venire meno l’impianto e a questo va aggiunto che in Inghilterra un agreement tra i club di Premier league ha portato ad un tetto agli ingaggi che limita di anno in anno la percentuale di incremento della massa salariale”.

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