Inter, da oggetto misterioso a titolare fisso: ecco la parabola di Adem Ljajic

CalcioWeb

Il serbo Adem Ljajic è, ormai, diventato un punto di riferimento dello scacchiere di Mancini

Da oggetto misterioso a pedina fondamentale dell’Inter di Roberto Mancini.

Se dovessimo sintetizzare in poche parole la parabola di Adem Ljajic non avremmo potuto ricorrere a terminologia più azzeccata.

Come, infatti, evidenziato da Goal.com, l’inizio di Ljajic in nerazzurro non è stato positivo, anzi: allenamenti piuttosto blandi, poco ritmo, anche nell’occasione da titolare contro il Verona mai incisivo fino in fondo. E Mancini, ovviamente, non ha gradito.

Poi, il repentino cambio di rotta, con l’exploit in Nazionale e quel ritorno ad Appiano Gentile che l’ha fatto svoltato: “Adem, sei quel giocatore? Dimostralo e sarai titolare”. Una sorta di ultimatum firmato Mancio in un faccia a faccia tra l’allenatore e Ljajic, durante il quale il tecnico ha cercato di caricare il giocatore e fargli capire che, in alternativa, sarebbe stato ceduto o a gennaio o a giugno.

Da quel giorno, però, Ljajic ha cambiato completamente faccia: adesso, infatti, può essere considerato a tutti gli effetti un titolare fisso, si sacrifica, corre per tre in campo, crea in continuazione. Gioca libero di testa, ha voglia di decidere le partite, soprattutto si allena con uno spirito mai visto da uno come lui. E questo per Mancini conta tanto, tantissimo.

Resta da capire, adesso, cosa riserverà gli riserverà il futuro: la Roma, infatti, difficilmente deciderà di trattenerlo ed il diritto di riscatto è fissato a 10 milioni di euro. L’Inter, invece, dal canto suo potrebbe chiedere un leggero sconto a Sabatini (magari intorno agli 8/9 milioni) ma, ovviamente, la parola ultima spetterà al giocatore.

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