Il Milan di Sinisa Mihajlovic inizia ad essere davvero temibile in chiave Champions League, anche a causa di un rallentamento evidente delle concorrenti per il terzo posto
Il terzo posto in classifica che vuol dire Champions League, non è più una chimera per il Milan. Le ultime uscite di Inter, Roma e Fiorentina, danno speranza ai rossoneri, che dal canto loro stanno trovando un’identità ben precisa, ed iniziano a far paura in chiave terzo posto. Certo la distanza ancora c’è, ma qualora i rossoneri dovessero trovare la quadratura del cerchio (come visto ieri), di certo potrebbero dare molto fastidio alle concorrenti in crisi. Mihajlovic aveva bisogno di tempo per trasferire le proprie idee alla squadra, ma in un club come il Milan si sa, di tempo non ce ne è mai abbastanza. La “fretta” di vincere affligge le big e dunque anche il buon Sinisa è finito sulla graticola dopo un girone d’andata non certo entusiasmante. Ma qualcosa si inizia a vedere, quantomeno dal punto di vista del carattere e dell’identità di squadra. Ieri si è vista una squadra con la S maiuscola, il che non vuol dire che abbia dominato l’incontro sia chiaro, ma i rossoneri hanno imparato a soffrire, ripartire e gestire la gara in modo compatto… da squadra! In sostanza, si inizia ad intravedere ciò che negli incontri precedenti era mancato, il Milan ha la faccia giusta, e dimostra di credere nelle idee del proprio allenatore.
C’è però qualcosa che Mihajlovic non può dare ai suoi uomini: la qualità. Da questo punto di vista servirà l’aiuto della società, che dal mercato dovrà essere abile a trovare gli innesti giusti per migliorare la rosa rossonera. Arriverà probabilmente un centrale di difesa, ma per il 4-4-2 ideato da Mihajlovic qualcosa andrà fatta anche a centrocampo. L’imperativo rossonero però è sempre il solito: “cedere prima di acquistare!” Galliani è già al lavoro, anche se non sono molti i rossoneri che hanno mercato in giro per l’Europa. Quanto pensa di incassare dai vari Nocerino, Poli e Zapata? Non abbastanza per arrivare ad un big. Dunque Miha si abitui a lavorare con ciò che ha, la rosa non subirà scossoni. Intensità, carattere ed identità, per la qualità i tifosi rossoneri dovranno attendere.