Il capitano della Juventus e della Nazionale Italiana ha acquistato l’azienda, perdendo più di 20 milioni di euro, ma salvando il futuro degli operai e delle loro famiglie
Gli investimenti, si sa, a volte non pagano: Gianluigi Buffon lo ha capito in questi anni, in cui si è ritrovato nel bel mezzo del caos della Zucchi, storica azienda tessile italiana di cui è azionista di maggioranza.
Il portiere della Juventus e della Nazionale era entrato nel capitale di Zucchi nel 2009, acquistando il 2%, ma aumentando col tempo le quote azionarie, fino a raggiungere il 56,3 % attuale. L’investimento, come risaputo, non ha però ripagato Buffon, che ha solo potuto salvare il salvabile con il suo denaro.
Come riporta oggi La Stampa però, i 20 milioni persi dal numero 1 bianconero, hanno salvato il lavoro ed il futuro di tantissimi operai:
“Da portiere solitamente fenomenale, prendendo la Zucchi Gigi Buffon ha fatto invece la peggior scelta di tempo della carriera (oltre venti milioni di euro bruciati), ma poi chi gli sta vicino dice che s’è comportato da capitano: se non d’industria, almeno sul campo. Durante gli incontri in società, sempre più cupi, trimestrale dopo trimestrale, e nelle confessioni a qualche amico, in questi mesi il numero uno della Juve l’ha sempre ripetuto: non voleva lasciare senza lavoro gli oltre mille dipendenti dell’azienda tessile“.