Nel giro di una sola stagione sono cambiate le prospettive calcistiche di una città, che l’anno scorso prometteva benissimo: la Genova del calcio infatti, ha perso la brillantezza e l’entusiasmo che l’anno scorso gli ha permesso di arrivare davanti anche a squadre come Inter e Milan.
I doriani, dopo l’addio di Sinisa Mihajlovic, hanno affidato la panchina prima a Walter Zenga e poi a Vincenzo Montella, ma con scarsi risultati: il nuovo tecnico ha dato la sua impronta alla squadra, ma non è riuscito a risolvere i numerosi problemi difensivi e caratteriali, di una compagine che ancora aspetta buone nuove dal mercato (su tutti Andrea Ranocchia).
Se la Marassi blucerchiata non ride, non comunque dire che lo faccia quella rossoblu: gli uomini di Gian Piero Gasperini non sono andati oltre il pareggio contro il Verona ultimo in classifica e anche l’innesto del nuovo acquisto Cerci, non ha dato nessuna marcia in più.
Con un Pavoletti che non sempre può risolvere tutti i problemi, resta da plasmare quello che il mercato offrirà (o per meglio dire stravolgerà), per giocare un girone di ritorno migliore.
Entrambe sono passate dall’Europa League alla zona retrocessione, ma possono sorridere: Carpi e Frosinone hanno sofferto il balzo di categoria e vanno molto lentamente, mentre il Verona è crollato e spacciato, salvo un ruolino di marcia da qualificazione europea da qui a fine stagione. Zero pericolo, ma comunque con il desiderio di regalare qualcosa di più a una piazza come Genova, che meriterebbe decisamente di più.