Il nuovo presidente di Lega Pro Gabriele Gravina spiega le mosse per il futuro, poi un commento sullo scandalo Dirty Soccer
La Lega Pro nella prossima stagione tornerà a 60 squadra, parole del nuovo presidente Gabriele Gravina che in un’intervista all’Adnkronos ha dichiarato: “le priorità sono trovare le soluzioni ai problemi che la Lega presenta, come affiora dalle relazioni che mi ha lasciato in consegna il dottor Miele. Ci sono tantissimi contenziosi, e questo impegna oltre misura risorse umane ed economiche. Poi ci sono priorità legate allo statuto che va riscritto quasi totalmente. La riorganizzazione della Lega e la ricerca di equilibri e sostenibilità all’interno del nostro mondo. Sulla riforma dei campionati l’obiettivo nell’immediato della Lega Pro è quello di ritornare a un format che prevede 60 squadre. Un minuto dopo aver stabilito questo principio dovremo interrogarci molto seriamente su quale sarà il punto di caduta finale e quale sarà il nostro format definitivo oltre al nostra mission e al nostro ruolo all’interno del sistema federale”
Sullo scandalo ‘Dirty Soccer’ Gravina aggiunge: “non abbiamo gli strumenti per accertare le responsabilità che sono appannaggio delle istituzioni al di fuori del calcio, ma abbiamo il dovere, come Lega Pro, di creare delle task force con personalità del mondo della società civile, come magistrati in grado di fornire informazioni corrette ai tesserati per non incorrere in reati dannosi per l’immagine del nostro mondo. La rivoluzione deve essere culturale, di formazione e di informazione”. Poi sulla favola Alessandria: “la qualità della classe dirigente che investe nel mondo del calcio è una nota molto positiva. La presenza ai quarti di una competizione così importante dell’Alessandria, 31 anni dopo l’ultima apparizione a questo livello di una squadra di Lega Pro, è un bellissimo messaggio di speranza per il nostro mondo”.