Cresce l’attesa per il posticipo della 27^ giornata del campionato di Serie A che vedrà di fronte Juventus ed Inter, un match sempre affascinante e che potrebbe regalare grandi emozioni. Prova a presentare il match l’ex tecnico nerazzurro Gigi Simoni che ai microfoni di ‘TuttoSport’ ha dichiarato: “Juventus-Inter è sempre una partita importante e mi auguro anche sia bella. Questa gara interessa l’alta classifica e quindi è da affrontare per entrambe con molta attenzione. La Juventus vorrà vincere perché è in lotta con il Napoli, mentre l’Inter non deve perdere per non staccarsi troppo dai vertici”.
“Io spero che vinca l’Inter anche se la Juventus è favorita ed è più forte. Può succedere di tutto in una partita del genere. Inizialmente l’Inter vinceva e dopo ha avuto una grande flessione che ne ha minato la classifica e le ambizioni, ma non so dire cosa quale sia stata la discriminante che ha fatto perdere terreno ai nerazzurri. La squadra comunque è forte. Non può competere con le prime due della classe ma se la può giocare con Roma e Fiorentina”. Bayern-Juve, per chi farà il tifo? Certo che tiferò per i bianconeri, ci ho anche giocato nella Juventus e la ricordo con affetto. Non sarà facile perché il Bayern in casa è forte, poi non è mai detta l’ultima parola, un po’ come dicevo del pronostico su Juventus-Inter. La Juventus è una grande squadra e può ottenere tutti i risultati possibili. Ci vuole, però, una prestazione super”.
Il suo nome è spesso legato a quel famoso Juventus-Inter del 26 aprile del 1998… “Guardi, per me è un nervo coperto, solo che quando la gente mi parla me lo scopre dicendomi che potevo diventare campione d’Italia quell’anno lì e mi viene da pensare a quell’avvenimento. A dire il vero io ho superato il momento di tristezza, la mia carriera è stata lunga e soddisfacente. L’unica cosa che mi rammarica è che l’arbitro di quella partita non è mai riuscito ad ammettere l’errore. Tutti lo dicono: interisti, juventini, milanisti, napoletani, ma lui no! Recentemente gli ho buttato giù il telefono perché a me non sta bene questa cosa. Se lo hanno detto tutti, o quasi, che il contatto Iuliano-Ronaldo era rigore allora perché lui non deve ammettere di aver sbagliato? Potevo lasciare perdere ma se continua a dire così allora mi viene da dire che non sia stato solo un errore…”.