Per il big match di sabato prossimo tra Juventus e Napoli è stato negato l’ingresso allo stadio da parte dei tifosi partenopei per motivi di sicurezza. Decisione identica a quella presa nella partita di andata quando ai supporter bianconeri fu vietata la trasferta al ‘ San Paolo’.
Questa decisione presa dal Viminale non è però piaciuta al sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, che ai microfoni di “Mediaset” ha così commentato: “In città ci sarà un vero e proprio coprifuoco, tutti vedranno la partita dalle loro case. Era più giusto però far vivere anche ai tifosi napoletani l’atmosfera di questa magica sfida”.
Per solidarietà anche il sindaco di Napoli rimarrà in città: “Ringrazio il presidente De Laurentiis che mi ha invitato ad andare a Torino, ma l’attuale situazione mi spinge a restare qui per rimanere solidale con la mia gente che non è potuta andare a supportare la propria squadra”.
In merito alla polemica nata con Carlo Conti per la concomitanza della partita con il Festival di Sanremo, De Magistris dichiara: “Con tutto il rispetto per Carlo Conti, ma credo che questa storia non possa proprio esistere: tutti gli juventini ed i napoletani del mondo saranno incollati sugli schermi per guardare la partita come giusto che sia”.
Nostalgia per gli anni 80′? “Ricordo quando acquistammo Maradona, rimasi abbonato per tutta la sua permanenza a Napoli. Allora c’era una rivalità più sana, ora si va a colpire l’identità e la pelle di un popolo con dei cori assolutamente offensivi. Koulibaly? Ero allo stadio e mi è piaciuta molto l’iniziativa dei nostri tifosi: lo sport deve unire, non dividere”.
Infine chiusura su Sarri: “Si vede che è nato a Napoli, per il suo spirito combattivo e voglia di agguantare l’obiettivo: magari oltre a vincere lo Scudetto potrebbe anche imparare a parlare il nostro dialetto!”.