Gervinho si scaglia contro la Roma schierandosi con Garcia: poi ‘pecca’ di modestia

Gervinho torna sul suo addio alla Roma, parla di Rudi Garcia e ammette: "io in Cina? Se hanno deciso di darmi un stipendio così alto è perché me lo merito
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Il suo addio alla Roma non è stato certamente uno dei più sereni e a distanza di qualche mese Gervinho è tornato a parlare di quanto successo in un’intervista ai microfoni del portale ‘Jeune Afrique’.

“Sarei potuto restare a Roma, almeno fino alla fine della stagione. Onestamente non avevo programmato di partire a gennaio. Ma l’esonero di Rudi Garcia ha fatto precipitare le cose. Ho trovato il suo licenziamento ingiusto, e non avevo più voglia di restare. Non ero più messo nelle migliori condizioni. Ci ho pensato per diversi giorni quando il club cinese mi ha contattato. E ho accettato”, ha spiegato l’ivoriano.

Approdato all’Hebei China Fortune, Gervinho spiega che non dipende soltanto dall’ingaggio faraonico. “Tutti si sarebbero fatti qualche domanda. Sono un sacco di soldi, è vero. Ma anche se hanno grandi mezzi, i club cinesi non sprecano i loro soldi”, spiega.Se i dirigenti hanno deciso di darmi un stipendio così alto è perché me lo merito. Hanno speso tanti soldi per farmi venire. Ciò significa che le mie prestazioni erano buone ed il prezzo del mio trasferimento è giustificato”.

 L’attaccante classe 1987 non si preclude un futuro ritorno nei campionati europei. “Questa ipotesi oggi è lontana, ma non avevo programmato di andare in Cina…  Allora, perché non potrei ritornare in Europa un giorno? Sono partito perché non ero più motivato a continuare a giocare. Ho appena iniziato una nuova avventura in un nuovo paese. Si tratta di una nuova sfida. Sportiva, ma anche culturale”, conclude.