La Figc ed in particolare il presidente Carlo Tavecchio, continua la sua ricerca al sostituto di Antonio Conte come ct della Nazionale italiana. L’ex tecnico della Juventus, infatti, dopo gli Europei lascerà l’Italia per approdare al Chelsea, con il quale ha già raggiunto un accordo per le prossime stagioni. Il nome del successore di Conte è sempre più un mistero, sembra quasi che nessuno voglia prendersi la ‘patata bollente’ della panchina azzurra in vista del Mondiale in Russia del 2018.
I motivi potrebbero essere plausibili, e sono principalmente due. In primis prendere il testimone da uno del calibro e del peso caratteriale di Conte, non è certo semplice. Inoltre c’è da attuare un cambio generazionale quasi totale. I vari Barzagli, Pirlo, Motta e non solo, lasceranno definitivamente i colori azzurri. Andranno invece inseriti i giovani di belle speranze della nostra Under 21, insomma un lavoro non certo da poco. Spaventati, o forse realmente non interessati, diversi nomi illustri del nostro calcio si sono tirati indietro dicendo ‘no’ alla panchina della Nazionale. “La Nazionale non mi interessa, non devo parlare con nessuno, la mia decisione è irremovibile”, ha dichiarato ad esempio Capello.
Adesso la margherita sfogliata da Tavecchio vede adesso sempre meno petali e di spessore sempre inferiore. I nomi rimasti al vaglio della Federazione non sono certo di prima fascia. Sommando i palmares di tutti i candidati si arriva al nulla più totale: non certo un quadro roseo della situazione! Gasperini, Tardelli, Ventura, Mazzarri, Cannavaro, Di Biagio, tutti ottimi allenatori senza dubbio, ma non certo pluri scudettati come Conte. Dunque la speranza per il futuro azzurro, è che il prossimo Ct abbia una caratteristica fondamentale che probabilmente l’attuale tecnico ha dimostrato di non avere. Deve essere un ‘selezionatore’ e non un allenatore, differenza che appare sottile ma che è stata fondamentale per l’addio di Conte, legato al lavoro giornaliero più che al ruolo di commissario tecnico. Tavecchio merita fiducia nella scelta del Ct, la prima operata due anni fa è stata senz’altro eccellente. In bocca al lupo dunque al nuovo tecnico azzurro, avrà una bella gatta da pelare.