E’ allarme rosso in Serie A, il massimo campionato italiano ha perso 365 milioni di euro nel 2014-15, erano invece 220 nel 2013/2014. Secondo l’inchiesta della Gazzetta dello Sport escludendo il Parma, l’indebitamento al netto dei crediti è cresciuto nella scorsa stagione di altri 100 milioni, da 1,6 ad 1,7 miliardi, le esposizioni verso le banche sono aumentate dell’11% e quelle nei confronti dei fornitori del 6%. L’Udinese ha seguito il modello Juventus accendendo un mutuo con Credito Sportivo e Mediocredito per i lavori necessari per lo stadio Friuli.

La ristrutturazione del debito di Inter e Roma non lascia tranquilli i tifosi, i beni nerazzurri e giallorossi sono in pegno agli istituti di credito. Negli ultimi tempi società come il Chievo ed il Genoa hanno rateizzato le pendenze con il Fisco ed altri club potrebbero a breve seguirle. In Serie A ben 12 società su 19 chiuso l’ultimo bilancio in rosso, sotto osservazione principalmente il Genoa e la Sampdoria. Vanno controcorrente la Juventus ed il Torino, con i granata pronti a festeggiare il terzo utile di fila. La Figc è in allerta anche alla luce dell’entrata in vigore del fai play nazionale che nel 2018-19 imporrà il pareggio di bilancio.
La situazione economica nel dettaglio in Serie A
Atalanta: le difficoltà non mancano, dopo i milioni persi nelle ultime stagioni l’estate scorsa è stata avviata un razionalizzazione dei costi, rosa snellita e plusvalenze per 22 milioni hanno consentito di riequilibrare la situazione economico-finanziaria.
Chievo: quarto bilancio di fila in utile ma pesa l’Iva. Sulle spalle c’è la rateizzazione del debito con il Fisco sull’Iva non pagata, al 30 giugno 2015 il residuo era pari a 17 milioni.
Empoli: il ritorno in Serie A è stato fondamentale. Gli stipendi si sono raddoppiati ma il fatturato si è quasi quintuplicato. Tra i costi iscrive 4,5 milioni per il vivaio.
Fiorentina: è tornata in rosso, – 37 milioni nel 2014, -14 nel 2015 nonostante la cessione di Cuadrado. I costi continuano a non essere sostenuti dai ricavi, gli stipendi hanno ripreso a crescere.
Genoa: il bilancio al 31 dicembre 2014 si era chiuso in rosso per 26,1 milioni. Il quadro resta complicato anche per la zavorra del debito con l’Erario.
Inter: nelle ultime cinque stagioni ha accumulato 502 milioni di euro di perdite. I debiti sono in crescita, in questa stagione il deficit sarà ridotto ma il tetto del fair play è a rischio.
Juventus: dopo 5 stagioni in rosso i bianconeri hanno fatto segnare un + 2,3 milioni nel 2014-15. Impetuosa crescita del fatturato grazie anche alla Champions (100 milioni). Sarà ancora utile, anche se gli stipendi continuano a crescere.
Lazio: altro bilancio in utile per Lotito che in 11 anni ha chiuso solo due volte in rosso. Ma il profitto di 5,8 milioni è arrivato grazie ad un’anticipazione dei proventi Uefa. I biancocelesti sono in salute.
Milan: l’ultimo bilancio si è chiuso a – 91,3 milioni e considerando il 2014-15 il rosso sarebbe ancora più pesante: -125 milioni.
Napoli: ha chiuso il 2014-15 in rosso di 13,1 milioni. Gli stipendi e gli ammortamenti sono calati ma gli amministratori non escludono anche per questa stagione una perdita.
Palermo: dal deficit di 27,7 milioni è passato all’utile di 297mila euro grazie soprattutto alla cessione di Dybala. Tutte le cessioni hanno generato guadagni per 38,7 milioni ma occhio alle spese di mercato.
Roma: la quarta stagione americana si è chiusa ancora in rosso: -58,5 milioni, -40,1, -38,8, -41,1. Gli stipendi sono cresciuti del 36%, il deficit un terzo del capitale ma il management prevede per questa stagione un miglioramento.
Sampdoria: il bilancio 2014 ha coperto solo i primi sei mesi della presidenza Ferrero: – 24,6 milioni. Considerando la stagione 2014-15 il passivo è stato di una decina di milioni.
Sassuolo: quanto a investimenti fa parte delle grandi. Il club si è potuto permettere di chiudere le due sessioni di mercato 2014 con un saldo negativo di 29 milioni di euro, quest’anno si dovrebbe chiudere in pareggio.
Torino: dopo aver ripianato le perdite, Cairo ha chiuso due bilanci in utile. Le plusvalenze sono state ricche, si chiuderà in utile per il terzo anno consecutivo nonostante l’aumento degli stipendi.
Udinese: secondo rosso di fila, dopo il -12,1 altri 6 milioni persi. Per questa stagione invece è previsto un sostanziale pareggio.
Verona: ha chiuso l’ultima stagione con un deficit di 6,9 milioni. Sono venuti a mancare i 15 milioni della plusvalenza per la cessione del marchio e sono cresciuti i costi di gestione.