Al calcio italiano si affaccia un nuovo magnate. Si tratta di Datò Noordin, uomo d’affari malese che in Italia ci viene spesso e volentieri per ragioni di lavoro ma anche e soprattutto per il grande amore che lo lega al Bel Paese e alla città di Roma, nella quale mantiene contatti con la lazio di Claudio Lotito e con la quale non mancano scambi culturali tra famiglie benestanti e addirittura veri e propri eventi organizzati per mostrare ai reggenti della Malesia tutto il suo amore per l’Italia.
Nel nostro paese il tycoon ha già investito, rilevando il 70% delle quote di una casa di moda della Capitale, la Luigi Borbone, che lo aveva colpito con un semplice vestito e che si è impegnato in una grande promessa “farò di lui il nuovo Christian Dior”, riporta il sito ‘Calcio e Finanza’ ai quali ha confermato tutto lo stesso stilista. La moda potrebbe non soddisfare il 56enne malese che potrebbe quindi decidere di rilevare il 51% del Bari e per farlo basterebbero 12 milioni di euro.
Le speranze si sono riaccese inspiegabilmente in Puglia dove domenica scorsa è apparsa una bandiera malese tra i tifosi del Bari e, come sostengono i bene informati, la firma dell’accordo potrebbe addirittura arrivare entro domenica prossima e cioè prima della prossimo consiglio d’amministrazione previsto lunedì 11 aprile. L’iniziale accordo tra i due soci Paparesta e Giancaspro (con quest’ultimo che detiene solo il 5% delle quote) prevede l’inserimento di altri soci, all’occorrenza. Al momento non arrivano conferme dall’entourage di Noordin ma il suo avvocato e amico romano fidato, Grazia Iannarelli, fa sapere che il malese non è interessato a rilasiare dichiarazioni in merito. Che sia un buon segno?