Alla vigilia della 33esima giornata del campionato di Serie A ha parlato Roberto Mancini. “Credo che le possibilità per arrivare terzi non siano molte ma con 18 punti a disposizione abbiamo il dovere di pensare positivo”, spiega in conferenza stampa il tecnico dell’Inter. I nerazzurri sabato sera ospiteranno il Napoli a San Siro.
“Il Napoli è un’ottima squadra anche senza Higuain, vero che ha fatto 30 gol e i gol fanno la differenza, però il Napoli ha fatto molto bene anche quando non giocava lui. Domani ci sarà Gabbiadini che è molto bravo, dovremo fare molta attenzione. Speriamo sia una bella partita, in campo vanno due grandi squadre”, continua il tecnico jesino. “Icardi a parte, segniamo poco con le punte? Noi non abbiamo mai detto ai giocatori di non far gol… Sicuramente è stato il nostro tallone d’Achille fin dall’inizio, se fossimo riusciti a segnare con i nostri attaccanti 7-8 gol in più le cose sarebbero cambiate“.
“Tratterremo i migliori? Credo che sia l’obiettivo di Thohir che il mio sia quello di migliorare la squadra, su questo non ci sono divergenze. Credo che la squadra inizi ad avere dei punti fermi sia per adesso che per il futuro, certamente mancano ancora delle pedine importanti che possano aiutare a crescere questo gruppo, che è fatto di tanti giovani, ma comincia a delinearsi la squadra. Se resto qui al cento per cento? Non posso rispondere alla stessa domanda tutte le settimane…”, dice sorridendo Mancini che poi torna sulla vicenda Sarri. “Ho già detto che gli stringerò la mano, quell’episodio si è chiuso, è già passato”.
“Nel match di domani mi piacerebbe che ci fosse lo stesso spirito visto contro la Juventus in Coppa Italia. Gabbiadini? Mi è sempre piaciuto dai tempi dell’Atalanta. Se ci penseremo ancora a prenderlo come anche Mertens? Mi pare che il Napoli stia costruendo una squadra sempre più forte, quindi credo che sarà difficile per chiunque prenderli”, confessa e poi si schiera contro la moviola in campo. “Non sono a favore della moviola in campo, sono più per l’errore dell’arbitro e non dei giudici di porta o degli assistenti”.