Juve, da Delneri al dominio, 5 anni per ribaltare il mondo: Milan ed Inter, imparate come si fa!

La Juve ha segnato la strada che diversi club in difficoltà potrebbero seguire per tornare grandi: Milan ed Inter 'servono' al nostro calcio, il Ranking Uefa piange
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La Juve ha conquistato il quinto scudetto consecutivo. I bianconeri di Allegri, grazie al successo della Roma con il Napoli, hanno vinto matematicamente il titolo di campioni d’Italia con tre giornate d’anticipo, con una cavalcata incredibile. La Vecchia Signora, infatti, ha  rimediato risultati deludenti nelle prime giornate della Serie 2015-16 ma, dopo la vittoria nel derby all’andata con il Torino, ha iniziato a vincere e non si è più fermata.

La rinascita della Juve del post Calciopoli

Ufficialmente sono 32, per la Juventus 34. La diatriba sul numero degli scudetti dei bianconeri non si placa, anzi probabilmente non si placherà mai. Il numero ufficiale di scudetti arriva a quota 32 ma per la Juventus sono due in più come conferma la foto sul profilo ufficiale del club bianconero. I due scudetti della discordia sono quelli delle stagioni 2004-2005 e 2005-2006, entrambi vinti sul campo dalla Juventus ma poi revocati per il noto caso Calciopoli. Dopo la risalita dalla Serie B, il cammino bianconero non è stato tutto rose e fiori. Prima del dominio caratterizzato dai 5 scudetti consecutivi infatti, la Juve si era classificata per due anni consecutivi al settimo posto.

Le mosse della Juve: dai due settimi posti al dominio

delneri1I successi si costruiscono nel tempo, mettendo a segno colpi mirati sia dal punto di vista societario che per quanto riguarda il calciomercato. La Juve dei due settimi posti consecutivi aveva in rosa meteore che certo non hanno lasciato il segno in bianconero: Motta, Amauri, Sissoko, Poulsen, Diego, Legrottaglie, Krasic F. Melo e così via. Da lì in poi una netta svolta, un cambio di rotta totale avvenuto anche grazie all’avvicendamento tra Alessio Secco ed il duo Marotta-Paratici.

Nell’estate del 2011 arrivano a Torino calciatori che saranno fondamentali per i successi bianconeri, capitanati da Antonio Conte: la mossa più azzeccata di Marotta e del presidente Agnelli! In quell’estate arrivano in bianconero Vidal, Lichtsteiner, Giaccherini (che sarà uomo chiave per Conte), Pirlo, Caceres, Barzagli e Vucinic tra gli altri. Acquisti d’alto livello, mirati, utili per iniziare una totale ricostruzione della squadra basata sui campioni italiani già presenti in rosa: Marchisio, Bonucci, Buffon, Chiellini e Del Piero. Insomma, un modello dal quale prendere spunto quello attuato da Marotta e soci. Una volta creata la ‘base’ di partenza, la società ha via via inserito colpi a ripetizione: Da Pogba a parametro zero, sino ai vari Tevez, Khedira, Dybala, Rugani, Asamoah, Evra, A. Sandro e via dicendo.

Le ‘big’ prendano spunto dalla Juve: il calcio italiano ha bisogno delle milanesi

Il modello bianconero deve tracciare la strada! Altre big in difficoltà, come fu la Juve dopo i due settimi posti, dovrebbero seguire un po’ la strada tracciata da Marotta ed Agnelli. Il Milan ad esempio sta già in parte seguendo le orme bianconere, ed anche rossonere dei tempi che furono: ossatura italiana (Donnarumma, Romagnoli, Abate, Montolivo, Bertolacci, Bonaventura) ed innesti attorno. La strada è quella giusta, adesso servono le capacità per scegliere tali innesti, sino ad ora spesso errati e di basso calibro. Proprio per questo i tifosi hanno messo sul banco degli imputati Galliani.

Per ciò che concerne l’Inter il discorso è ben diverso, di ossatura italiana non c’è neanche l’ombra, ma in compenso qualche innesto di livello (Murillo, Perisic, Miranda, Eder) sta giungendo tra le mani di Mancini. In questo caso va ritrovata la colonna portante della squadra, quella sulla quale costruire un ciclo: il via vai delle ultime stagioni è controproducente. Dunque, le milanesi devono rimettersi in riga, il Ranking Uefa soffre, ed il campionato italiano ha bisogno delle sue big per tornare ai livelli che gli competono.