“Cosa mi aspetto da queste otto finali? Mi aspetto la partita di domani e non oltre, andiamo ad affrontare una partita complicata perche’ dopo la sosta per le nazionali e’ sempre complicato: l’Udinese e’ rigenerata dopo il cambio d’allenatore, fatico a comprendere come sia cosi’ in basso in classifica. Dobbiamo pensare solo all’Udinese, inutile guardare le prossime partite: dobbiamo insistere, e’ la sesta partita che giochiamo dopo la Juventus e loro vincono sempre”. Cosi’ il tecnico del Napoli Maurizio Sarri ha presentato la sfida di domani contro l’Udinese, polemizzando un po’ sul calendario. “Giochiamo con un macigno sulla testa che potrebbe minare la fiducia, ma finora non e’ stata minata” ha detto Sarri alla vigilia della gara in programma domani alle 12,30 al Dacia Arena. “Come sta Reina? Pepe e’ importantissimo per noi, ma abbiamo a disposizione uno come Gabriel che l’anno scorso ha vinto la B ed e’ un grande prospetto, nonche’ Rafael che ha vinto la Libertadores. Non possiamo preoccuparci piu’ di tanto, non e’ detto che non giochi. Sappiamo pero’ che a quel punto sarebbero affidabili sia Gabriel che Rafael” le parole di Sarri sul portiere che negli ultimi giorni ha avuto qualche problema fisico. “Davanti a noi c’e’ una squadra che ha fatto cose eccezionali, cosi’ come quelli che sono dietro di noi. La Roma alla vigilia del campionato veniva data a 20 punti da noi, non penso che la mia squadra possa avere problemi di tenuta mentale e nemmeno a livello fisico ci sono molte preoccupazioni. Il mio futuro incide zero su di me e sulla squadra”.
“Come sta Higuain? L’ho visto bene dal punto di vista mentale, da quello fisico le sensazioni sono positive ma non e’ che posso prendere uno che ha fatto 22mila chilometri e fargli fare allenamenti pesanti a due giorni dalla partita. Quando umoralmente sta bene, vuol dire che si sente bene quindi non e’ una fonte di preoccupazione”, ha spiegato Sarri. (ITALPRESS).