Ne è passata di acqua sotto i ponti da quando la Juventus ha giocato la sua ultima finale di Champions League. Solo un anno ed è proprio di anno in anno che il calcio scrive la sua storia. Con nessuna delle squadre di Serie A che ha quarti di finale delle competizioni europee il calcio nostrano scivola, ancora una volta, in un limbo che la pone al penultimo (grazie alla sempre più scialba Ligue 1) posto dei principali campionati continentali.
Grazie alle statistiche fornite dal sito ‘Opta’ ci accorgiamo che non solo i team italiani sono parecchio indietro rispetto al resto d’Europa ma anche i calciatori del Bel Paese vanno scarseggiando neo top clubs. Se prendiamo ad esempio la fase a gruppi e quella a eliminazione diretta dell’attuale Champions League ci accorgiamo che i calciatori italiani impegnati sono stati appena 23 per un totale di 7366 minuti giocati a fronte dei 72 spagnoli che hanno raccolto 27652 minuti. Nel mezzo anche brasiliani, francesi e tedeschi hanno raccolto più dei calciatori nostrani.
Nono posto a pari merito con l’Olanda, peggio hanno fatto solo Russia e Turchia meglio hanno fatto addirittura Inghilterra, Belgio, Croazia, Svizzera e Svezia. Un colpo all’orgoglio di una nazione, l’Italia, che a livello di Nazionale ha sempre rappresentato il meglio del calcio mondiale. L’unico italiano presente nei quarti di finale della massima competizione europea è stato Thiago Motta, di fatto un non-italiano in quanto a formazione calcistica. Ma andando a ritroso la situazione migliora un tantino se consideriamo i risultati della Juventus, che ha nel suo organico parecchi giocatori italiani, nei due anni precedenti: nella Champions League 2013/2014 gli italiani racimolarono 10885 minuti mentre nell’edizione 2014/2015 i minuti furono 11935. Ancora troppo poco per riportare l’eccellenza italiana nell’Europa calcistica.