Ospite negli studi ‘Sky’ per la trasmissione ‘Sky Calcio Club’, Massimiliano Allegri ha ripercorso la stagione della Juventus parlando di diversi temi, non tirandosi indietro neanche sulle domande di mercato e in particolare sull’argomento ‘caldo’ di Pjanic: “Miralem è uno dei migliori centrocampisti d’Europa, ma nego categoricamente di avergli telefonato. Non mi permetterei mai, non è della Juventus ed è tesserato per un’altra società”.
“Per migliorare questa squadra, comunque, – ha precisato il tecnico bianconero – c’è bisogno di pochi innesti, di elementi di qualità. Marotta e Paratici sono una coppia ben assortita, a loro ho chiesto di cercare giocatori che sappiano giocare a pallone, oltreché dotati di grande spessore morale”.
Rimanendo in ambito di mercato, rimane incerto il futuro di Alvaro Morata: “Spero che non sia riscattato dal Real Madrid, è uno dei pochi calciatori al mondo in grado di giocare con qualsiasi tipologia di attaccante”.
Passando invece al suo futuro, Allegri ci ha tenuto a precisare che non è mai stato vicino al Chelsea: “Non sono mai stato vicino ad altre squadre, già a Natale avevo deciso di voler restare alla juventus. A febbraio poi ho detto alla società di accelerare con il rinnovo per evitare che uscissero voci di accostamenti ad altri club”.
Il tecnico bianconero ha poi ripercorso la stagione della sua Juve: “All’inizio abbiamo avuto diverse difficoltà, anche a livello fisico per aver iniziato un po’ più tardi la preparazione dopo la grande stagione passata. – ha ammesso il tecnico bianconero – Io però ho sempre detto di aspettare Natale, le mie squadre di solito iniziano a girare intorno a ottobre-novembre”.
“Dopo la sconfitta di Sassuolo ci siamo guardati tutti in faccia e ci siamo confrontati. – ha rivelato – Ho cominciato a maturare che fossimo, in quel momento, una squadra che doveva soltanto pensare a salvarsi. Bisognava guardare partita dopo partita, senza dare peso alla classifica. Abbiamo dovuto fare i conti anche con le assenze, dovendo fare a meno di giocatori come Marchisio e Khedira, che è uno dei migliori centrocampisti al mondo. Poi, però, i ragazzi sono stati straordinari, hanno fatto un qualcosa che gli permetterà di restare nella storia”.

Una partita che difficilmente verrà dimenticata è quella contro il Carpi, dove Allegri si è letteralmente infuriato: “Quella di Carpi è stata tremenda, – ha ammesso Max – ho rischiato che mi facessero passare un Natale… Una roba allucinante. Quella giornata lì, quell’ultimo minuto, ogni tanto, prima della riunione tecnica mettevo ai ragazzi l’immagine di Lollo che sbaglia il goal a un metro dalla porta. Da quelle cose lì ripensi e cerchi di avere un pochino in più di attenzione. Direi che poi i ragazzi sono stati veramente bravi”.
Allegri ha poi fatto i complimenti ai calciatori: “Mandzukic è un ragazzo straordinario, ha una forza incredibile. Credo che abbia come una specie di motore tra le gambe, riesce sempre a spaccare le difese. Quando è arrivato non rideva mai, era sempre serio. Si è sentito responsabile dopo la sconfitta di Monaco di Baviera, tanto da restare in disparte negli spogliatoi nei 20 giorni successivi. Dybala è uno tra i più grandi talenti al mondo, non ci volevo io per capirlo. Paulo, però, ha ancora grandi margini di miglioramento: deve imparare ad usare più il destro senza rientrare sempre sul sinistro, deve cercare di fare più assist”.
“Pogba – ha proseguito Max – è diventato determinante in questa stagione, adesso gioca in maniera più matura. A volte si perde ancora in qualche ‘cazzatella’, ma è uno dei migliori centrocampisti al mondo. Centrale o mezz’ala? Pogba ora non lo può fare il centrale. A Rugani, durante il nostro primo incontro, ho detto di cercare di farsi ammonire subito, per un difensore credo sia normale. Daniele è cresciuto non solo a livello difensivo, ma anche nella velocità di passaggio”.
Serie di elogi anche per Alex Sandro e Padoin: E’ una belva, bravo con entrambi i piedi e nei cross. Può diventare uno dei migliori del suo ruolo, anche se, abituato ai ritmi del campionato portoghese, ha faticato nel disputare più partite di fila. Padoin? E’ un giocatore che tutti gli allenatori vorrebbero avere. Davanti alla difesa ha fatto il suo, quello che poteva fare. Poi se mi chiedete… Padoin non fa il lancio di 60 metri, e cavolo non lo può fare, non puoi dire a un giocatore di fare cose che non sa fare”.
L’unica amarezza della stagione è stata l’eliminazione dalla Champions League contro il Bayern Monaco: “Credevamo di avercela fatta, – ha spiegato Allegri – pensavamo di non poter mai prendere goal. All’andata, invece, abbiamo sofferto per la mancanza di aggressività, ho sbagliato l’interpretazione della partita. Credo, però, che a pesare sia stata molto la sconfitta di Siviglia, lì dovevamo scendere in campo con un atteggiamento diverso, senza cullarci del fatto che ci sarebbe bastato il pareggio. Per il futuro, però, sono molto fiducioso: l’anno scorso abbiamo raggiunto la finale, pochi mesi fa siamo usciti dopo un grande ottavo di finale”.
Infine sulla finale di Coppa Italia, il tecnico bianconero ha chiosato: “Il Milan è una squadra vincente nella storia delle Coppe, – ha detto Allegri – per loro la finale è l’ultima partita che hanno per dimostrare di meritare l’Europa. Noi dobbiamo essere bravi a interpretare la gara, siamo in una buona condizione fisica. Nel finale di stagione le mie squadre tirano fuori il meglio”.