Inter, l’altro lato di Icardi: dal sesso con Wanda ad un’infanzia tra droga e pistole

Mauro Icardi si è raccontato senza veli trattando diversi argomenti extra calcio: il rapporto con i social e l'infanzia vissuta in argentina
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Intervistato dai colleghi della ‘Gazzetta dello Sport’, Mauro Icardi si è raccontato in una veste nuova parlando della sua infanzia e del rapporto con la sua famiglia: “Il viaggio che mi ha cambiato la vita l’ho fatto a 9 anni, da Rosario a Gran Canaria, troppo grave la crisi in Argentina per vivere lì”.

A 7 anni conoscevo tutti – prosegue Maurito – anche quelli che vendevano droga e per la droga ammazzavano, e tutti conoscevano me. Juanchi, il mio amico del barrio, li vede, e vede pistole e droga, da trent’anni, ma continua ad alzarsi ogni mattina alle sei per andare a lavorare: alla fine i delinquenti quasi sempre sono quelli che vogliono esserlo o quelli che non hanno voglia di lavorare. Neanche da bambino avevo paura: buio, rumori, tantomeno gli animali, anzi mi piacciono anche quelli più strani. Tutti tranne i gatti, li trovo un po’ ‘traditori’, sanno vivere da soli e pensano solo a se stessi”.

La famiglia numerosa e l’incontro con Wanda: “Prima di stare con mia mamma, papà Juan aveva avuto due mogli, con un figlio dalla prima e due dalla seconda. Poi con mamma Analia siamo arrivati io, Ivana e Guido. Adesso lui è tornato con la seconda moglie e mamma dalla sua nuova relazione ha avuto da poco due gemelli. Non siamo mai stati ricchi in famiglia, ma siamo sempre stati felici. Ma non è per questo che oggi sento anche Valu, Coki e Benchu come figli miei, lo sono perché sono figli della donna che ho scelto, la prima che mi ha fatto pensare di volere una famiglia. Non avrei pensato di avere figli così presto”.

icardi wandaProprio il rapporto con Wanda Nara lo avevano fatto finire sotto i riflettori per il ‘troppo sesso’: “Pubalgia? Sai come viene, non sai quando se ne andrà. Non riesci a calciare un pallone nemmeno ad un metro. A me venne per una serie di tiri a fine allenamento, mi scivolò il piede e mi stirai un muscolo intercostale, iniziai a dormire male, a camminare male, si infiammò il pube e come se non bastasse mi toccava anche sentire cazzate tipo che dipendeva dal troppo sesso con Wanda. Mi sarei dovuto fermare subito, ma a me non piace stare fermo”.

Infine Icardi spiega il suo utilizzo dei social network: “Oggi quasi tutti hanno almeno un profilo, ma io li uso da molto prima e non come tanti, che nascondendosi dietro l’anonimato si divertono a giudicare. Tanto giudicare è gratis, si può far diventare bad boy anche il ragazzo più semplice del mondo, come credo di essere nelle cose essenziali, chi mi guarda e mi conosce per quello che faccio in campo, così può vedere anche chi sono e come vivo fuori da lì, perché io mica vivo dentro il campo. Ecco perché non mi pento di nulla, nemmeno di mettere foto dei miei figli, compresi quelli di Maxi, vivo con loro 365 giorni all’anno, anche loro sono la mia vita. E poi è inutile fare i finti puristi, è anche una questione di lavoro, quando devi firmare un contratto pubblicitario ormai la prima domanda che ti fanno è sempre quella, ‘Hai un profilo?’. Sei un personaggio pubblico, in un certo senso sei di tutti“.