“Sono indignato, perché dopo tanti sacrifici fatti ci si rende conto che c’è un meccanismo tale da rendere questo sport non più serio” sono le parole di Walter Taccone riportate da TuttoAvellino.it. Il presidente dell’Avellino ha parlato ai microfoni di SportChannel e si è espresso sul nuovo scandalo del calcioscommesse in Serie B, che ha coinvolto anche il club campano: “Vengono meno le motivazioni dei tifosi, ma soprattutto dei dirigenti che ci mettono soldi e faccia e vengono messi in discussione da queste cose indegne. Da calciatori che vengono pagati lautamente, che dicevano di amare la maglia e di sentirsi a casa loro. Tutte sciocchezze”. Taccone ha aggiunto: “Rischi per il club con la responsabilità oggettiva? L’avvocato mi ha chiamato, gli ho detto che se ci sono gli estremi, l’Avellino si riterrà parte lesa contro chi reca danno alla società, alla città e ai tifosi biancoverdi. Fino a quando l’Avellino non sarà chiamato in causa con i suoi dirigenti o proprietari, ci appelleremo in ogni grado di giudizio perché non meritiamo questo. Ricorreremo fino alla morte, anzi se dovessimo subire una penalizzazione, l’Avellino si trovasse un nuovo presidente, perché Taccone andrà dal sindaco e farà quello che deve fare. Io non mi faccio mettere i piedi in testa da nessuno, neanche dalla giustizia sportiva”.
Scandalo calcioscommesse, la città di Avellino non ci sta
Dopo la risposta del presidente Taccone, però, è arrivata anche la reazione dei tifosi della città di Avellino. Come riporta sportavellino.it, la città campana si è svegliata con uno striscione in piazza che conferma lo sdegno dei cittadini per il nuovo scandalo di Serie B: “Cambiano gli attori e gli scenari. Resterete sempre e solo mercenari”. Parole dure contro i protagonisti coinvolti nello scandalo delle scommesse nel campionato cadetto.