Dopo l’esilio forzato dal mondo del calcio per squalifica, Leonardo è pronto a rimettersi in gioco offrendo la sua esperienza e la sua ‘duttilità’. Intervistato dalla ‘Gazzetta dello Sport’, il brasiliano ha analizzato il calcio di oggi: “Chi prende un grande club compra un brand e deve sapersi adattare all’ambiente, così come l’ambiente deve sapere che il cambiamento è necessario. Ormai esistono due tipi di calcio: o sei dentro la Champions o sei fuori, e se sei fuori non puoi fare niente. Serve a ogni club qualcuno che sappia seguire un progetto quotidianamente”.
Entrando nello specifico del calcio milanese, Leonardo dichiara: “Il calcio milanese non può essere quello delle ultime stagioni. Qualcosa succederà”.
I tifosi dell’Inter però non sembrano essere entusiasti dell’arrivo di Suning: “Molto dipenderà dalle forma usata per il cambiamento. E per forma intendo la comunicazione, il progetto, lo staff, tutto. Il calcio adesso segue un linguaggio nuovo, però alla fine i tifosi vogliono vincere e se il nuovo proprietario porta risultati l’atteggiamento cambia. Penso al Paris Saint Germain: anche lì i tifosi erano diffidenti, ma la proprietà qatariota ha saputo toccare i loro cuori. E non soltanto spendendo soldi”.

Berlusconi invece deve ancora decidere se cedere ai cinesi: “Non ha fatto il primo passo, difficile che faccia subito il secondo. Moratti in fondo aveva già ceduto a un investitore straniero e quello di questi giorni è l’atto conclusivo. Per Berlusconi non sarà semplice, ma è il percorso da fare. E lui lo sa perché conosce perfettamente la situazione internazionale e sa che adesso il calcio ha bisogno di un altro tipo di investimenti. Non so se tornerà a investire, non so se cederà anche lui a un gruppo cinese. So che sta facendo tutto a fin di bene: Berlusconi è quasi sinonimo di Milan, così come Moratti era sinonimo di Inter. Non è facile privarsi di quello che rappresenta non soltanto un grande brand, ma una parte della vita tua e della tua famiglia. Logico che ci siano tentennamenti e ripensamenti”.
In passato il rapporto con il patron rossonero non è stato idilliaco ma Leonardo ci ha messo una pietra sopra: “Il passato è passato. Il calcio ci abitua a grandi passioni, a emozioni e sentimenti contrastanti. Con il tempo si metabolizza. Il Milan mi ha dato tanto e al Milan sono grato per molte cose”.
Il brasiliano poi si è di fatto ‘offerto’ ai cinesi dell’Inter: “Io non mi pongo limiti. Sono adattabile, ho fatto tante esperienze che fanno parte di me e del mio modo di interpretare molti ruoli. Non credo che aver ricoperto cariche diverse possa essere considerato un limite. Non mi precludo nessuna possibilità, mi sento pronto per rientrare. Lo dico in generale, perché sono stato fermo tanto tempo. E’ ora di ricominciare”.
L’ex Psg tornerebbe anche a fare l’allenatore: “Potrei essere un allenatore con esperienza dirigenziale e un dirigente che capisce quel che succede in campo. Perché una cosa è chiara: senza squadra non c’è business. E’ questa la particolarità che tutti gli investitori che arrivano in Europa devono tenere in considerazione. E se dall’Oriente o dagli Stati Uniti vogliono venire in Europa un motivo c’è: questo è il centro dello spettacolo”.
Infine sul un ritorno a Parigi conclude: “Con il Psg e i suoi proprietari ho un rapporto bellissimo, c’è un sentimento forte che resterà sempre”.