E’ successo di tutto nel match che si è appena concluso tra Napoli e Milan. Ma partiamo dal risultato finale: 4-2 per i campani, con i goal che portano le firme di Milik, autore di una doppietta, Niang, Suso e Callejon, anch’egli capace di segnare due reti. Una sfida che pareva segnata dopo i primi quarantacinque minuti: i campani avevano infatti chiuso sul doppio vantaggio, grazie a Milik, con un Milan in costante affanno ed incapace di reagire dopo un buon inizio. Eppure la reazione è arrivata nel secondo tempo, con Montella che, negli spogliatoi, ha evidentemente motivato a dovere i suoi ragazzi. Al punto che, prima Niang e dopo Suso hanno riequilibrato le sorti dell’incontro con due prodezze di pregevole fattura. Nel momento migliore del Milan, però, ecco il patatrac: prima il goal subito da Callejon, a causa dell’ennesima debolezza difensiva e nonostante l’ennesima prodezza di Donnarumma, quindi il rosso diretto che Kucka si è fatto sventolare in faccia dopo aver mandato a quel paese l’arbitro Valeri, infine il secondo giallo stupidamente rimediato da Niang. E poi, per non farsi mancare nulla, un’altra segnatura subita ad opera di Callejon, dopo un fallo di mano da ‘portiere’ di Romagnoli, nell’occasione graziato dall’arbitro e solo ammonito.
In mezzo a tutto ciò, dopo il goal del momentaneo pareggio di Suso, anche Sarri è stato espulso, per proteste: chiedeva un fallo proprio nell’azione della segnatura dello spagnolo. Vince il Napoli ma convince solo fino a un certo punto. La difesa ha evidenziato alcune carenze che parevano sparite la scorsa stagione: Koulibaly è apparso in alcune occasioni svagato mentre Hysaj ha sofferto oltremodo Niang. Anche il centrocampo è andato tra alti e bassi. Ma le note positive rispondono ai nomi di Mertens e Milik: il belga non è finito sul tabellino dei marcatori ma ha messo lo zampino in almeno due dei goal, il secondo ha firmato una doppietta da bomber consumato. Ancora più deficitaria è, però, la situazione difensiva del Milan, dove il solo Romagnoli non può fare miracoli: manca qualità, ne manca troppa. Qualità latente anche sulla linea mediana. Montella, se vuol trovare dei motivi per sorridere, ha da pensare a Donnarumma e Suso: loro hanno giocato su livelli importanti ma non può certo bastare. Anche Niang ha giocato un’ottima partita, prima di farsi stupidamente cacciare per doppio giallo. Montella è un ottimo allenatore ma il mercato è stato molto ingeneroso con lui: ha tanto, tanto, tanto da lavorare.