Fiorentina, Corvino smentisce l’attrito con Sousa: “Mercato fatto a braccetto”

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In queste ore il mercato condotto dalla Fiorentina ha fatto molto discutere per la sua stitichezza. Tanti calciatori hanno lasciato Firenze, tra cui l’esterno Marcos Alonso, che ha portato tanti soldi nelle casse viola. Si è parlato di un Paulo Sousa infuriato dopo le ultime mosse di ieri da parte del ds Pantaleo Corvino, che nella conferenza stampa di fine calciomercato tenutasi oggi ha tenuto a smentire questa voce: “Ho detto a Sousa le stesse cose che ho detto a voi, abbiamo fatto insieme questo percorso, spiegando anche a lui obiettivi e linee guida. Tutti noi vogliamo sempre poter fare di più ma è stato tutto condiviso, tranne alcuni giocatori. Eravamo impreparati solo alla cessione di Alonso perché non potevamo ipotizzare un’offerta del genere, l’unico calciatore che Sousa non conosce è Maxi Olivera per la mancanza di tempo. mercato a braccetto? Sì, confermo. Se la Fiorentina può vincere un trofeo? La nostra ambizione è raggiungere traguardi del genere prima possibile, lavorando anche nei mercati successivi”. 

Infine Corvino ha tenuto a togliersi qualche sassolino dalle scarpe, precisando che le linee-guida affidategli dai vertici societari sono state rispettate a pieno, anche se non hanno portato ad un mercato scintillante: “Si è parlato molto in questi giorni ma adesso la parola passa al campo, ripartiamo dall’ultima volta che ci siamo visti qui e credo che si possa apprezzare la mia coerenza: avevamo degli obiettivi complicati da raggiungere e dovevamo seguire delle linee guida precisa, c’era uno squilibrio tecnico (11/12 titolari e 6 prime punte) e uno squilibrio finanziario. Dovevamo eliminare gli elementi che rappresentavano la “zavorra tecnica” e ci siamo riusciti, vendendo 33 giocatori, insieme all’aiuto di Carlos Freitas e di tutta la mia squadra. Abbiamo mantenuto tutti i titolari, tranne Marcos Alonso, per cui è arrivata un’offerta che né noi né il ragazzo non potevamo prendere in considerazione. Sono arrivate offerte anche per Astori, Borja Valero, Vecino, Bernardeschi, Kalinic. Mercato triste? Ci può stare, ma ravvivare la piazza non vuol dire che determinati giocatori che scaldano maggiormente i tifosi possano rendere di più in campo”.