MotoGp, la verità di Marquez: il rapporto con Valentino Rossi e quel paragone…

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Attesa per il ritorno in pista in MotoGp, si corre a Silverstone. Proverà ad aumentare il distacco dagli avversari Marc Marquez, alla spalle dello spagnolo Valentino Rossi che ha recuperato alcuni punti nelle ultime gare. In un’intervista alla ‘Gazzetta dello Sport’ Marquez ha rilasciato interessanti indicazioni.

“E’ complicato passare da cacciatore a preda, ma onestamente quando sei in una situazione difficile è… più facile. Se sai che puoi vincere il campionato, ma quel che hai a disposizione non basta, devi imparare a gestire. Solo quando ti senti davvero forte sulla moto puoi correre “tutto o niente”. Trovarmi in testa a questo punto del campionato non me lo sarei aspettato”.

LaPresse/EFE
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“Sapevo che fino a Montmelò sarebbe stato difficile, speravo di arrivare in Germania ancora in lotta per il campionato. Un anno fa al Sachsenring ero già troppo lontano da Valentino e Lorenzo, l’obiettivo era arrivare in Germania a 25, 30 punti, un distacco recuperabile. Il merito? Mio e del team perché abbiamo lavorato bene, ma so anche che quest’anno non sono ogni domenica il più forte e gli errori degli altri, le cadute di Valentino e di Lorenzo, le loro sfortune, ma anche le mie fortune, hanno aiutato“.

LaPresse/EXPA
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“Se fossi un calciatore, mi piacerebbe essere Messi, il migliore, ma siamo ancora lontani da lui. O Neymar, per quel che crea, sempre a inventarsi qualcosa. Rossi? Lui è il Maradona delle moto, ha vinto tantissimo e fatto cose nuove, insegnando tanto ai giovani che arrivano, anche a me. Lorenzo è difficile da etichettare. Forse si avvicina a Cristiano Ronaldo, potente, convinto di quel che fa, ha il suo stile“.

Su Silvestone: “sull’asciutto ora temo più Jorge, ma Vale va forte sul bagnato, è più completo. Dipende molto dal meteo. Rossi non mi aspettavo che in qualifica andasse così forte, ma lui ci sorprende sempre. La stretta di mano di Barcellona? Una cosa buona per il motociclismo e pure per noi due. Non mi piaceva quella tensione, ti guardo o non ti guardo, ti parlo o no, uff… adesso almeno è una relazione professionale“.

“Ho valutato l’offerta della Ducati, ma il cuore diceva che la mia moto era la Honda. Io sono sempre stato onesto con la Ducati, volevo rimanere qui“.