Se c’è qualcuno che può capire Maurizio Zamparini è proprio Maurizio Zamparini. Il presidente del Palermo è alle prese con le dimissioni di Davide Ballardini e, intervistato da ‘Repubblica’, prova a spiegare quello che non funziona alla guida dei rosanero e perché vi sia questo continuo avvicendarsi di tecnici. “Se chiama tutti i miei ex allenatori, molti diranno che con loro ho un rapporto molto bello. Il guaio è che tanti pensano di fare tutto da soli senza confrontarsi con la società”, spiega.
“Se Ballardini avesse allungato il contratto, come mi aveva chiesto, avrebbe fatto un affare. L’affare l’ha fatto comunque perché ora prende i soldi di un anno senza fare nulla“, continua, poi commenta il dato incredibile: 48 cambi in 29 anni. “E’ un dato gonfiato. Non puoi mettere nel conto quegli allenatori che prendi come tutor per una giornata. L’immagine che il calcio dà di me non è reale. Sì, Ballardini si è dimesso con un sms. Queste sono le nuove frontiere, ha utilizzato uno strumento moderno. Adesso che ho l’Ipad anche io ricevo centinaia di mail…”.
Ma il 75enne non è realmente il ‘mangia allenatori’ che sembra. O almeno così si giustifica spiegando come vengono prese certe decisioni. “Prima di prendere una decisione mi confronto, faccio venti telefonate, parlo con i miei dirigenti. Ho sbagliato tante volte. Sono uno dei pochi che lo ammette e chiede scusa. Credo che l’importante sia esaminare se stessi e cercare di non sbagliare più”, rivela Zamparini. “Quando li caccio sono talmente incazzato che penso solo a cacciarli. Il più delle volte lo faccio per dare una sterzata, ma non funziona quasi mai, funziona poche volte e quasi mai dal punto di vista tecnico. Può servire dal punto di vista delle motivazioni. Quando vado all’estero mi riconoscono tutti. Sanno che ho il primato degli esoneri, ma questa è l’immagine errata che il mondo del calcio dà di me. Un mondo che non mi piace più…”.