L’inizio di stagione del Torino non è stato certo negativo. Una buona prestazione contro il Milan nella prima giornata, dove solo un grande Donnarumma ha impedito ai granata di portare via un punto da San Siro, e la goleada ai danni del Bologna nel secondo turno. Nel corso della conferenza stampa di vigilia, in vista della sfida di domani in casa dell’Atalanta, il tecnico Sinisa Mihajlovic mette le ali alle ambizioni del club per questo campionato: “Il nostro obiettivo rimane quello di lottare per l’Europa. Se ci riusciremo, dipenderà da fattori interni ed esterni, e anche dalla fortuna: e non intendo pali, traverse, rigori sbagliati, ma soprattutto mi riferisco agli infortuni. Il Toro deve sempre giocare per vincere e penso si sia visto”.

Poi il serbo ha parole di elogio per la dirigenza granata dopo l’ottimo mercato svolto: “Volevo ringraziare la società per gli sforzi fatti. Il Torino ha cambiato allenatore e sistema di gioco, ha venduto pezzi importanti, però ha anche acquistato giocatori di esperienza, qualità e anche giovani promettenti. Il club – ha aggiunto Mihajlovic – non ha avuto paura di cambiare, ha fatto di tutto per accontentarmi: non siamo riusciti a fare tutto quello che volevamo, ma sicuramente non per colpa nostra. La rosa è comunque buona: in alcuni ruoli siamo un po’ corti, in questo dovremo sopperire con lo spirito di sacrificio e la volontà di squadra”.
Intanto il Torino deve fare i conti con l’emergenza in attacco. Belotti e Ljaji? sono infortunati e Maxi Lopez potrebbe dare forfait per la gara di domani. Ecco allora che il tecnico granata studia soluzioni tattiche alternative: “Noi giochiamo col 4-3-3. I giocatori a disposizione sono tre: Iago, Boye e Aramu. Se volessimo cambiare modulo potremmo usare il 4-3-2-1 con Iago e Aramu dietro una punta, per altre soluzioni abbiamo le mani legate in quanto le punte a disposizione quelle sono”.
Infine Mihajlovic si sofferma sul grande colpo messo a segno tra i pali da Urbano Ciaro, e cioè Hart: “Per noi è stata una grande opportunità che abbiamo preso al volo. Ha carattere e qualità, tra lui e Padelli siamo a posto per quanto riguarda la porta. E’ un ragazzo voglioso, prima che venisse ho parlato con lui per assicurarmi che fosse motivato e lo è. Si impegna molto, comunica coi compagni provando anche ad esprimersi in italiano. Ha subito instaurato un bel rapporto con i compagni. Sono contento”.