L’infermeria si svuota e Mihajlovic esulta. Poi svela i vari moduli che pensa per il suo Torino

Il tecnico del Torino, Sinisa Mihajlovic è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia della sfida con il Palermo esultando per l'infermeria meno folta
  • Belotti (Foto LaPresse/Fabio Ferrari)
  • Iago Falque (Foto LaPresse/Spada)
  • Ljajic (LaPresse/Belen Sivori)
  • BOYE MV: 6,36 (LaPresse/ Fabio Ferrari)
  • Martinez (Foto/LaPresse)
  • Maxi Lopez (LaPresse/ Fabio Ferrari)
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CalcioWeb

Intervenuto alla vigilia della sfida con il Palermo, il tecnico del Torino, Sinisa Mihajlovic ha voluto sottolineare come sia sollevato dal fatto che ora potrà contare da tutti gli attaccanti: “Sicuramente noi adesso abbiamo a disposizione tutti gli attaccanti. E’ anche divertente per un allenatore scegliere. – ha dichiarato – Questo ci dà la possibilità di cambiare anche durante la partita, avere più alternative. Quando non c’era LjajicBoyè ha fatto bene, Maxi Lopez sta meglio, Martinez è stato molto utilizzato, Belotti e Iago Falque stanno facendo molto bene, crescendo poco per volta. Sono contento: ora bisogna parlare sul campo“.

Su Barreca: “Ho sempre pensato che Barreca potesse diventare uno dei migliori terzini del campionato. – ha aggiunto l’allenatore serbo – Sapevo che gli avrei dato una possibilità, e lui l’ha sfruttata bene. Ora sa di non doversi montare la testa“.

Hart e Belotti sono reduci dagli impegni in Nazionale: “Hanno fatto benissimo in Nazionale, sono importanti. – ha sottolineato Sinisa – Il fatto che abbiano giocato bene li riporta con entusiasmo. Dovrebbero scendere in campo entrambi domani, ora devono continuare a fare bene con il Toro. Il Gallo è tra i giocatori più forti che ho allenato, ma anche Niang, per esempio, non era male: con me a Bologna c’era Di Vaio, che aveva già una certa età“.

Parlando del modulo, Mihajlovic svela che potrebbero esserci soluzioni diverse: “Il nostro modulo resta il 4-3-3, il 4-2-4 possiamo usarlo, come anche il 4-3-1-2: sono moduli che possiamo cambiare durante il corso della gara, a seconda del risultato e di come è messa la partita. Li proviamo, ma con i giocatori che abbiamo a disposizione penso che il tridente sia la soluzione migliore. Dipende sempre da come gioca la squadra avversaria”.

Presto il Torino potrà allenarsi al ‘Filadelfia’: “La speranza è di entrare il prima possibile. – ha ammesso l’allenatore granata – Quando sono arrivato mi era stato detto che sarebbe stato pronto a ottobre, ora forse entreremo a marzo. La stagione finisce a maggio, speriamo di riuscire a entrare per questo campionato! Se trasmetterà valori? Prima ci devo lavorare, non voglio parlare a caso. So cosa rappresenta, quello sì: un Centro sportivo fatto bene, come potrebbe essere il Filadelfia, porta in generale 6-7 punti in più in campionato. Al di là del valore affettivo che sicuramente si porta dietro”.

Per entrare in Europa, il serbo sa bene cosa deve fare il Torino: “Dobbiamo migliorare fuori casa. Se vogliamo arrivare in Europa, beninteso. La lotta è agguerrita, oltre alle solite Juve, Roma e Napoli ci sono Inter, Milan, Lazio, Fiorentina, Sassuolo, Genoa…”.

“Al di là delle cose tattiche, – ha concluso il serbo – noi sappiamo che vincere è difficile. Ma confermarsi lo è ancora di più: tutti gli avversari sono pericolosi. Domani dovremo fare un altro tipo di partita, a me interessa più della tattica vedere lo stesso spirito che ci ha fatto vincere le partite in casa. Sappiamo che le partite dopo le soste sono sempre le più insidiose: l’abbiamo preparata bene, ma dipende molto da noi. Come ho detto ai ragazzi. Con De Zerbi il Palermo è cresciuto. Nestorovski sta facendo molto bene, e temo anche Diamanti”.

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