Intervenuto alla vigilia della sfida con il Palermo, il tecnico del Torino, Sinisa Mihajlovic ha voluto sottolineare come sia sollevato dal fatto che ora potrà contare da tutti gli attaccanti: “Sicuramente noi adesso abbiamo a disposizione tutti gli attaccanti. E’ anche divertente per un allenatore scegliere. – ha dichiarato – Questo ci dà la possibilità di cambiare anche durante la partita, avere più alternative. Quando non c’era Ljajic, Boyè ha fatto bene, Maxi Lopez sta meglio, Martinez è stato molto utilizzato, Belotti e Iago Falque stanno facendo molto bene, crescendo poco per volta. Sono contento: ora bisogna parlare sul campo“.
Su Barreca: “Ho sempre pensato che Barreca potesse diventare uno dei migliori terzini del campionato. – ha aggiunto l’allenatore serbo – Sapevo che gli avrei dato una possibilità, e lui l’ha sfruttata bene. Ora sa di non doversi montare la testa“.
Hart e Belotti sono reduci dagli impegni in Nazionale: “Hanno fatto benissimo in Nazionale, sono importanti. – ha sottolineato Sinisa – Il fatto che abbiano giocato bene li riporta con entusiasmo. Dovrebbero scendere in campo entrambi domani, ora devono continuare a fare bene con il Toro. Il Gallo è tra i giocatori più forti che ho allenato, ma anche Niang, per esempio, non era male: con me a Bologna c’era Di Vaio, che aveva già una certa età“.
Parlando del modulo, Mihajlovic svela che potrebbero esserci soluzioni diverse: “Il nostro modulo resta il 4-3-3, il 4-2-4 possiamo usarlo, come anche il 4-3-1-2: sono moduli che possiamo cambiare durante il corso della gara, a seconda del risultato e di come è messa la partita. Li proviamo, ma con i giocatori che abbiamo a disposizione penso che il tridente sia la soluzione migliore. Dipende sempre da come gioca la squadra avversaria”.
Presto il Torino potrà allenarsi al ‘Filadelfia’: “La speranza è di entrare il prima possibile. – ha ammesso l’allenatore granata – Quando sono arrivato mi era stato detto che sarebbe stato pronto a ottobre, ora forse entreremo a marzo. La stagione finisce a maggio, speriamo di riuscire a entrare per questo campionato! Se trasmetterà valori? Prima ci devo lavorare, non voglio parlare a caso. So cosa rappresenta, quello sì: un Centro sportivo fatto bene, come potrebbe essere il Filadelfia, porta in generale 6-7 punti in più in campionato. Al di là del valore affettivo che sicuramente si porta dietro”.
Per entrare in Europa, il serbo sa bene cosa deve fare il Torino: “Dobbiamo migliorare fuori casa. Se vogliamo arrivare in Europa, beninteso. La lotta è agguerrita, oltre alle solite Juve, Roma e Napoli ci sono Inter, Milan, Lazio, Fiorentina, Sassuolo, Genoa…”.
“Al di là delle cose tattiche, – ha concluso il serbo – noi sappiamo che vincere è difficile. Ma confermarsi lo è ancora di più: tutti gli avversari sono pericolosi. Domani dovremo fare un altro tipo di partita, a me interessa più della tattica vedere lo stesso spirito che ci ha fatto vincere le partite in casa. Sappiamo che le partite dopo le soste sono sempre le più insidiose: l’abbiamo preparata bene, ma dipende molto da noi. Come ho detto ai ragazzi. Con De Zerbi il Palermo è cresciuto. Nestorovski sta facendo molto bene, e temo anche Diamanti”.