Vince la Juventus, in casa del Lione, nel terzo turno di Champions League: 0-1 il risultato finale, decisivo Cuadrado. Sono proprio l’autore del goal, Cuadrado, e Buffon, gli assoluti protagonisti in positivo: il primo è entrato ed ha firmato una prodezza decisiva, il secondo ha parato un rigore ed altri tiri molto complicati da neutralizzare. Ma in tanti hanno deluso, su tutti un Dani Alves in serata no. Tra i francesi bene Yanga Mbiwa, peggiore in campo Lacazette, non solo per il rigore sbagliato.
Lione (3-5-1-1)
Lopes 5,5: molto reattivo, a fine primo tempo, su Higuain, rivedibile sul goal subito, anche se il coefficiente di difficoltà non era basso
Yanga Mbiwa 6,5: altro giocatore rispetto a quello visto a Roma, efficace in fase di marcatura, non concede nulla
(dall’82’) Ghezzal s.v.
N’Koulou 6,5: anche lui è impeccabile, ben appostato in ogni giocata ed aggressivo al momento di marcare l’avversario
Diakhaby 6: il meno puntuale del trio difensivo, troppo falloso e grezzo al momento di intervenire, bene solo per un’ora
Rafael 5: dalle sue parti il Lione spinge poco, dietro non sempre sa difendere, insomma, nulla di nuovo da parte del brasiliano
Darder 6: grande agonismo e discreta qualità, presenza consistente in mezzo al campo, mezzo voto in meno per il fallo da reazione su Pjanic con cui rischia il rosso
(dal 64′) Ferri 5,5: gioca mezz’ora e dimostra di non essersi calato appieno nella realtà del match
Gonalons 6,5: non ha particolare rapidità di esecuzione ma sa sempre dove mettere il pallone
Tolisso 6,5: nonostante la giovane età sembra molto smaliziato, eccelle in fase di rottura ma ha anche un discreto tocco di palla
Morel 5: trova un Dani Alves in serata no e ne approfitta, poi entra Cuadrado e gli fa girare la testa al momento del goal
Fekir 6,5: congiunge centrocampo ed attacco, ha anche il merito di causare il secondo giallo di Lemina ma, in generale, si spende molto bene per la squadra
Lacazette 5: sbaglia il rigore e, in generale, non riesce mai a pungere, sulle gambe e non sempre al posto giusto
(dal 72′) Cornet 5,5: poca roba nel finale, quando subentra ad uno spento Lacazette
Juventus (3-5-2)
Buffon 9: prima para il rigore a Lacazette, poi compie prodezze in serie di cui una, su Fekir, che non si riesce a spiegare, non è normale
Barzagli 7: gioca per due, rimediando anche alla latitanza difensiva di Dani Alves, di più non gli si può chiedere
Bonucci 5,5: il fallo da rigore è tanto plateale quanto ingenuo, a fine primo tempo sfiora il goal, si riabilita parzialmente nella parte finale della partita
Evra 6,5: conferma di poter tranquillamente giocare da difensore centrale, ruolo che potrebbe allungargli la carriera
Dani Alves 5: la peggior partita da quando è alla Juventus, davanti cincischia troppo e non combina nulla, dietro non si vede mai e regala un’occasione d’oro a Fekir, irriconoscibile, ha il merito di passar palla a Cuadrado per il goal ma ha fatto tutto il colombiano
(dall’84’) Benatia s.v.
Khedira 5,5: poco mobile, poco brillante, ci si aspettava di più anche alla luce del riposo concessogli contro l’Udinese
(dal 75′) Sturaro 6,5: molto importante negli ultimi venti minuti quando, nonostante l’inferiorità numerica, c’era da difendere il successo
Lemina 5: il ragazzo deve svoltare, ha tanto cuore ma è ancora troppo immaturo, doppio giallo e partita finita dopo 54 minuti
Pjanic 6: prima gioca troppo avanzato, con l’espulsione di Lemina arretra ma raramente riesce a dettare i ritmi del gioco, cambia volto quando c’è da portare a casa la vittoria
Alex Sandro 6,5: non perde mai la calma, sbaglia poco, ha grande freddezza al contrario di molti compagni e corre fino all’ultimo secondo, e anche oltre
Dybala 5: è il grande assente della serata, contro l’Udinese aveva fatto il leader, oggi ha girato a vuoto, forse intimidito dai numerosi falli iniziali
(dal 69′) Cuadrado 7,5: è la variabile impazzita, entra e fa subito venire prurito ai difensori avversari, fino al goal che è un capolavoro di rapidità e potenza
Higuain 6,5: cerca la giocata risolutiva le poche volte che riceve palla, arretra più di una volta a centrocampo ma non riesce a segnare, l’azione del goal parte da un’apertura delle sue