Il caso Pisa continua a tenere banco. Dopo l’attacco nelle scorse ore da parte del sindaco Filippeschi, adesso arriva la pronta risposta di Lorenzo Petroni, figlio del presidente della società coinvolto nel caos degli ultimi mesi. Quest’ultimo ha parlato al Corriere dello sport, spiegando le sue ragioni e proponendo un confronto con i tifosi e con il sindaco stesso.
“Dana non ha mantenuto fede agli impegni, noi non abbiamo mai visto un euro della caparra” – ha spiegato Petroni – “Per un mese e mezzo Dana ha portato avanti una pseudo trattativa che, in realtà, non è mai stata concreta. Avrebbe dovuto versare 310 mila euro di caparra; 5 milioni 190 mila euro per l’acquisto; 400 mila euro per la liquidazione della quota del direttore generale Fabrizio Lucchesi; 300 mila euro per il notaio rappresentante della quota di azionariato popolare. In totale 6 milioni e 200 mila euro”.

Sui nuovi possibili investitori e sui mancati pagamenti degli stipendi ha aggiunto: “Attualmente stiamo vagliando tre opzioni di partnership. Potrebbero esserci eventuali soci di minoranza o di maggioranza che siano solidi, solvibili e trasparenti. Ma, per il momento, la famiglia Petroni resta proprietaria del Pisa. Messa in mora? I giocatori hanno fatto bene a annunciare l’azione, tutelano i loro interessi. Al loro posto avrei fatto la stessa cosa, ma a loro dico che entro il 14 onoreremo gli impegni e pagheremo tutti. Sotto la guida di Gattuso la squadra sta facendo meraviglie, non avrebbe senso se la società rovinasse tutto. Una settimana fa abbiamo pagato le pendenze dei fornitori relative a marzo e aprile. Ora i dipendenti sono la nostra priorità: lavorano per mille euro al mese. Hanno il diritto di essere pagati e li pagheremo. Se non l’abbiamo fatto sinora è perché siamo stati bloccati”.
“Ho stima di Gattuso e lo ringrazio per tutto quanto sta facendo alla guida del Pisa. Mi ha esposto i problemi e gli ho detto che stiamo cominciando a risolverli. Su sua richiesta abbiamo ingaggiato e tesserato Lazzari che, pur di giocare con il Pisa, ha accettato di essere pagato al minimo federale”, ha concluso infine Petroni. Potrebbe dunque profilarsi uno spiraglio per il Pisa, che nel frattempo sta facendo un vero e proprio miracolo sul campo con 12 incredibili punti conquistati in campionato nonostante tutto. Adesso serve la svolta auspicata da tutti.