Il suo momento magico sembra proseguire a gonfie vele, dopo i problemi fisici di cui è stato vittima nelle prime giornate di campionato. Andrea Belotti è la punta di diamante di un Torino che quest’anno punta ad un piazzamento europeo, grazie anche all’ottimo mercato svolto nel corso dell’estate. Proprio in vista delle prossime sessioni di trattative, il ‘Gallo’ potrebbe subire l’assalto dei grandi club. Ma, stando alle parole di Vittore Beretta, presidente della nota azienda alimentare e grande sponsor del Torino da circa trent’anni, Urbano Cairo non ha nessuna intenzione di privarsi del suo gioiello. Ecco le sue parole nel corso di un’intervista concessa a ‘TuttoSport’: “Cairo vuole tenerlo. E costruire attorno a lui una squadra più forte. Se Belotti non vorrà scappare, Cairo grazie ai bilanci che ha potrà dire no anche a un’offerta da 50 milioni. I conti del Toro sono trasparenti, ottimi. E il presidente ha già anche messo fieno in cascina, con le cessioni di Peres e Maksimovic in prestito con riscatto obbligatorio a fine stagione. Cairo può già pianificare al meglio il mercato del 2017 e tenere Belotti per altri 2 o 3 anni, almeno”.
Ma Beretta sottolinea anche come non sia possibile stabilire quanti anni Belotti possa restare al Torino: “Un giorno magari Cairo lo venderà anche, ma a cifre ancor più alte. E raccogliendo gli stessi risultati avuti con Peres, Glik e Maksimovic. Dopo belle stagioni assieme, quasi non ci siamo accorti che sono andati via. Cairo è innamorato del Toro, ma deve ragionare freddamente. Gioca con i soldi suoi, oltreché con la passione dei tifosi. La scalata alla classifica può passare anche attraverso la permanenza di Belotti. E’ uno dei 3 migliori centravanti d’Italia. E’ il nostro Higuain! Ma il ragazzo dovrà continuare ad abbracciare il progetto, crederci, non essere impaziente. Capire che il Toro sarà ancora l’ambiente migliore per lui, per crescere. Se no sarà inevitabile venderlo, facendo una grandiosa plusvalenza”.
Infine Beretta si sofferma anche sui recenti acquisti del Torino: “Ljajic può rinascere grazie al Torino ma deve trovare continuità. Iago è un bel fringuello, il suo arrivo in prestito con diritto di riscatto è un esempio di lungimiranza, se farà bene la società potrà comprarlo a cifre accettabili altrimenti tanti saluti e nessun danno. Boye ha un tecnica eccezionale, una grinta da Toro e un fame da lupi. Può essere la vera rivelazione”.
