Un Mondiale per nazionali a 48 squadre e uno per club a 32. Sono questi i cavalli di battaglia di Gianni Infantino, presidente della Fifa. Il primo progetto “e’ importantissimo, la svolta del calcio passa da qui e spero il consiglio mi segua – spiega a ‘La Gazzetta dello Sport’ – Pensi: 16 qualificate direttamente, le altre 32 ai playoff la settimana prima del via, nella stessa sede. L’interesse di 48 nazionali che non si ferma a novembre ma arriva a giugno: il Mondiale e’ un evento sociale che cambia le nazioni e da’ il sorriso ai popoli. Sarebbe il piu’ grande impulso allo sviluppo”. Infantino si dice sicuro di poter convincere anche i club. “Capiranno che e’ utile anche per loro: tifosi africani e asiatici vedono i loro giocatori e poi li seguono nei club. Ma dovremo coinvolgerli di piu’ nella Fifa”. Ma il presidente della Fifa vuole anche rivoluzionare il Mondiale per club. “Quello di oggi ha una formula complicata, in un periodo difficile, poco coinvolgente. D’estate, dal 10 al 30 giugno, ecco i 32 migliori club del mondo. Meglio tournée stancanti, aerei, fusi o un torneo? Ma tutto passa per la salute dei giocatori che poi dovranno riposare. Troveremo la formula: Boban e Van Basten sono qui per questo”. E a tal proposito, Infantino spera di coinvolgere altri campioni, “da Maradona a Figo, e spero siano i migliori garanti per i club”. Capitolo Var. Infantino non esclude che possa essere utilizzata gia’ ai Mondiali russi del 2018. “Ci lavoriamo, credo che i campionati la useranno dalla prossima stagione. Tavecchio in Italia e’ stato eccezionale, complimenti”. (ITALPRESS).
Fifa, la rivoluzione di Infantino: nuovo format per il Mondiale ed il “Mondiale per club”
