Con l’addio di Josè Mourinho nel 2010, subito dopo avere vinto tutto quello che c’era da vincere, per l’Inter è iniziato uno dei periodi più bui della sua lunga storia. Sei anni in cui il club nerazzurro non è stato gestito come si deve sia per quanto riguarda gli allenatori, sia in sede di calciomercato. Con l’esonero di De Boer si è giunti a otto allenatori esonerati in soli sei anni: un circolo vizioso che ha travolto nell’ordine Benitez, Leonardo, Gasperini, Ranieri, Stramaccioni, Mazzarri, Mancini e, per finire, proprio il tecnico olandese. Gli sconvolgimenti societari con i tre passaggi di proprietà, da Moratti a Thohir e poi Suning, hanno contribuito a creare ancora più confusione nella gestione tecnica della squadra. Ma questa continua instabilità ha creato dei danni enormi, soprattutto dal punto di vista economico.

A questo proposito è interessante dare un’occhiata all’approfondimento svolto da ‘Eurosport.com’, che ha provato a calcolare quanto speso sulle guide tecniche dall’Inter dall’estate 2010 in poi. Tra stipendi, esoneri, buonuscite e accordi, la stima supera i 30 milioni di euro. Tantissimo, probabilmente troppo, se pensiamo che ad esempio la Juventus (che da allora ha vinto cinque Scudetti, due Coppe Italia e tre Supercoppe italiane) ha investito in allenatori ‘soltanto’ una ventina di milioni: Delneri (1,5), Conte (8 milioni in tre stagioni) e Allegri (prima 2, poi 3,5 e infine 5, quindi un totale di 10,5 compresa questa stagione). Walter Mazzarri e Roberto Mancini, su tutti, hanno ricevuto ingaggi importanti e hanno ovviamente condizionato anche le scelte in ottica di mercato dell’Inter.
Infatti un altro che dato che può in qualche modo certificare come l’Inter abbia investito in modo poco oculato le proprie risorse nelle ultime stagioni, è fornito dal saldo di calciomercato nerazzurro nelle ultime 13 sessioni di mercato (sette estive, sei invernali). Dall’estate 2010 ad oggi l’Inter (fonte Transfermarkt) ha un saldo negativo tra operazioni in entrata e in uscita di mercato di quasi 127 milioni di euro. Tre volte tanto il Borussia Dortmund o cinque volte tanto l’Atletico Madrid, solo per citare due società che con spese ponderate hanno raggiunto una finale di Champions League nelle ultime sei stagioni. In Serie A solo la potenza economica Juventus ha investito di più, mentre l’Inter, ad esempio, ha sborsato più milioni di Roma e Napoli, che ultimamente spesso hanno ottenuto risultati migliori. La prima campagna di mercato dell’era Suning è stata sfarzosa, con gli arrivi di potenziali gioielli come Banega, Gabigol, Joao Mario e Ansaldi. Eppure lo sforzo economico, fin qui, non sembra esser stato ripagato sul campo. Insomma, una catastrofe economica dalla quale l’Inter sta provando ad uscire a fatica, anche per venire incontro alle richieste del ‘Fair Play Finanziario’.