In occasione di Lazio-Genoa ha parlato un ex di entrambe le squadre. In una lunga intervista rilasciata al ‘Secolo XIX’ Giuseppe Sculli ha parlato a lungo della sua carriera da calciatore, terminata forse troppo presto e delle malelingue che lo hanno accompagnato per tutto il tempo.
“Quando ero alla Lazio mi hanno accusato di rubare lo stipendio ma in realtà era la società ad aver deciso di fare a meno di me e di puntare su altri giocatori”, spiega. “Dell’esperienza in biancoceleste ho bei ricordi, ma gli anni al Genoa sono stati i più importanti, sono legato ai colori rossoblu”.
“Carriera finita a 33? Ho sempre dato tutto non mi sono risparmiato, ma ero stanco di combattere contro malignità enormi. Mi ero rotto le palle e questo ha pesato molto sulla mia scelta”, ha spiegato e poi commenta il caso Corona. Il calciatore calabrese è stato accusato di aver avuto un ‘incontro ravvicinato’ con il fotografo per una questione di debiti. “Non c’è niente di vero, non è successo niente di quello che è stato detto. E’ il solito meccanismo. Tra un po’ mi accuseranno anche di aver preso parte all’omicidio di Aldo Moro”.