“Quello di gennaio e’ un mercato difficilissimo, perche’ si tratta di aggiungere personalita’ importanti a una rosa che va gia’ bene o ingaggiare giocatori forti per modificare una rosa che va male. In ogni caso, ci sono squadre che devono muoversi per forza”. Lo ha detto il procuratore Davide Lippi ai microfoni di Radio Sportiva. “Penso alla Juventus, per esempio, che ha necessita’ di un difensore visto che Chiellini non e’ piu’ giovanissimo e che Barzagli e’ ancora in fase di recupero. Febbraio e’ il momento piu’ delicato: in una settimana ti puoi trovare fuori da Champions e corsa per lo scudetto se ti vengono a mancare le forze. I bianconeri hanno gia’ definito Witsel ed e’ una buona scelta perche’ arrivera’ un ragazzo che dara’ forza in mezzo al campo. Perdendo Pogba, del resto, la squadra ha perso centimetri e ora ne ha bisogno. E’ anche vero che quando in una squadra cosi ben rodata cambi tutto il centrocampo che e’ il punto nevralgico non e’ mai semplice. Non pensate che Witsel arrivi e risolva tutti i problemi”.

Ma non è tutto, Lippi dice la sua sul Milan ai cinesi. “La situazione non e’ ben chiara. Al di la’ delle informazioni che ho potuto avere e che sono poche e’ tutto secretato. Non si sa come finira’ la situazione”. Lippi ha anche parlato di alcune situazioni di mercato che potrebbero coinvolgere il Napoli, ad esempio Pavoletti e Gabbiadini, ma anche Zaza. “Pavoletti e’ un bel profilo. Ha fame, ha voglia. La difficolta’ del mercato di gennaio consiste anche nel fatto che non puoi andare a andare a comprare giocatori stranieri che hanno bisogno di tempo per adattarsi. Pavoletti non avrebbe questo problema. Inoltre ha fatto una gavetta durissima e sono convinto che e’ pronto. Mi dispiacerebbe vedere Gabbiadini andare via, ma la storia nel Napoli penso che sia un pochino compromessa. Sono ormai anni che il giocatore resta dietro ad altri colleghi considerati piu’ importanti. La realta’ e’ che ha avuto la possibilita’ di giocare solo per sostituire qualcuno vittima di infortunio e, quando ha avuto la sua opportunita’, si e’ trovato addosso anche troppa pressione. All’estero o un’ altra squadra potrebbe ritrovare cattiveria e forza, perche’ stare in una piazza che non lo ha mai visto come protagonista toglie entusiasmo. Pensando a lui mi sembra di rivedere la stessa storia di Thierry Henry: niente alla Juve e fenomeno all’Arsenal”. E sul ritorno di Zaza queste le sue parole: “Credo che tornerà in Italia perche’ ritengo che il suo percorso con il West Ham si sia esaurito”. (ITALPRESS).