Inter, Pioli è un potenziatore totale – In queste settimane molti tifosi nerazzurri e non solo si saranno fatti questa domanda, alla quale però è difficile rispondere visto che con i se e con ma non si va da nessuna parte, soprattutto nel mondo del calcio: dove sarebbe adesso l’Inter se Stefano Pioli fosse arrivato ad inizio stagione anziché a novembre inoltrato? Sì, perché da quando c’è lui sulla panchina nerazzurra tutto è cambiato. Il ‘Potenziatore’ ha riportato idee ed entusiasmo in una squadra apparsa confusa e sfiduciata sotto la gestione di Frank De Boer. E i risultati sul campo sono sotto gli occhi di tutti: nelle ultime nove gare, se escludiamo la sconfitta dello Stadium contro la Juventus, poi l’Inter ha vinto tutte le restanti partite. Numeri impressionanti con i quali si spiega l’attuale quarto posto in classifica, in condominio con la rivelazione Atalanta.
Inter, Pioli è un potenziatore totale – Ma Pioli sembra aver portato dei benefici anche dal punto di vista economico, per quanto riguarda il valore dei cartellini dei suoi giocatori. Come riportato in questo approfondimento da ‘La Gazzetta dello Sport’ in edicola oggi, nei primi cento giorni di gestione dell’ex Lazio, le quotazioni dei nerazzurri sono salite a +162 milioni di euro in termini di rivalutazione complessiva della rosa. E’ cresciuto il valore di uomini come Icardi, Perisic, Brozovic e Murillo, ma anche Kondogbia (considerando l’ammortamento) è oggi un potenziale attivo. Stesso discorso per Banega: l’argentino, sebbene non sia titolare, è arrivato a costo zero e potrebbe essere rivenduto per 25 milioni, che sarebbero utili per rientrare nei dettami del fair play finanziario. Insomma, cosa volere di più da Pioli?
